Un po' atleti e un po' rockstar, tutti i piloti che hanno contribuito a costruire il mito della F1
29/04/2022 13:15:00 Tempo di lettura: 5 minuti

Che cosa contribuisce maggiormente alla nascita di una leggenda del mondo dello sport? Le vittorie, verrebbe subito facile rispondere e, intendiamoci, è abbastanza difficile che uno sportivo venga ricordato a distanza di decenni senza aver prima iscritto il proprio nome nei rispettivi albi almeno una volta.

È però altrettanto vero che esistono altri elementi da prendere in considerazione quando si vuole analizzare l’eredità sportiva di un atleta. Il carisma e la personalità sono da sempre elementi altrettanto importanti nella definizione di una “legacy” ultra-decennale. Un esempio? Pensiamo al calcio. Quanti calciatori hanno vinto più trofei di Roberto Baggio? Molti. Ma se a distanza di decenni il “divin codino” viene ancora ricordato come il calciatore italiano più amato di sempre, è innegabile come non possa entrare in gioco solo il palmarès.

Se c’è uno sport dove queste considerazioni poi diventano ancora più forti è la Formula 1. I piloti infatti, vuoi per lo stile di vita, il convivere col pericolo o per gli infiniti omaggi del grande cinema a questo sport, sono da sempre giudicati non solo come sportivi ma come icone della pop culture.

Ecco alcuni dei più leggendari.

James Hunt

Reso celebre dal bellissimo film “Rush”, James Hunt è sicuramente uno dei piloti più iconici della storia dell’automobilismo e dello sport in generale. Nonostante sia infatti riuscito a “laurearsi” campione del mondo solo una volta nel 1976 (al suo primo anno alla guida della McLaren).

Conosciuto con il soprannome di “Hunt the Shunt” (letteralmente “lo schianto” a causa dei numerosi incidenti provocati a inizio carriera), il carismatico pilota britannico divenne particolarmente celebre per la propria vita “veloce” anche al di fuori delle piste automobilistiche. Tristemente scomparso a soli 46 anni a causa di un attacco cardiaco (probabilmente dovuto proprio a quello stile di vita), verrà ricordato, come brillantemente raccontato nel film qui citato, per il suo rapporto di rivalità, prima, e profonda amicizia, poi, con un altro dei più grandi piloti della storia della Formula 1: Nicky Lauda.

 

Ayrton Senna

Forse il pilota in assoluto più universalmente riconosciuto come “leggenda”, diventando una vera e propria divinità del mondo dello sport. Avviato al mondo delle corse automobilistiche alla tenerissima età di soli quattro anni (sui go-kart ovviamente), esordì in Formula uno a distanza di soli vent’anni. Della sua carriera si ricorda soprattutto l’acerrima rivalità con Alain Prost, prima da avversari e poi da compagni di squadra. Morirà a bordo della sua Williams durante il Gran Premio di San Marino del 1994. Fatale gli fu l’uscita dalla curva Tamburello (oggi sostituita da una molto più accessibile chicane proprio per motivi di sicurezza) che portò alla rottura del piantone dello sterzo e all’inevitabile schianto.

Il suo mito è rimasto così fortemente nella cultura popolare brasiliana che in occasione della sconfitta dell’Italia ai danni del Brasile in occasione della finale mondiale di USA '94, la leggenda narra che i tifosi brasiliani fossero assolutamente convinti che ad alzare il tiro di Roberto Baggio sopra la traversa fosse stata proprio la mano di Ayrton.

Un po'' atleti e un po'' rockstar, i piloti che hanno contribuito a costruire il mito della F1

 

Kimi Raikkonen

“Iceman”, questo il soprannome con cui Kimi è stato per anni soprannominato nel mondo delle corse. Recentemente ritiratosi dopo oltre vent’anni di onorato servizio (e un titolo di campione del mondo con la Ferrari nel 2007), il pilota finlandese verrà ricordato probabilmente come l’ultima grande rockstar del mondo della Formula 1.

Mai banale, e con una capacità innata nel dire sempre la cosa più spietata e al tempo stesso esilarante, Raikkonen ha consegnato al mondo dello sport alcuni dei momenti più esilaranti di sempre. Su tutti, la sua camminata verso il proprio yacht a Montecarlo subito dopo un incidente (senza neanche passare dai box).

Una curiosità? Le sue comunicazioni radio coi box sono un vero e proprio oggetto di culto per gli appassionati. Tanto da venire raccolte in video su YouTube da diversi milioni di visualizzazioni.