Ferrari in crisi? Si, ma fino ad un certo punto
Alonso futuro campione? Questa invece è la certezza che ci offre la gara da poco corsa sul tracciato di Budapest. Pole position con vittoria, un insieme inequivocabilmente tipico di chi ha la stoffa, di chi sa lottare e, nella consapevolezza dei propri mezzi, riesce nell'intento, l'unico, che è quello della vittoria. Fernando Alonso ha solo 22 anni, ed è diventato il più giovane pilota vittorioso in F1. Il suo dominio oggi in Ungheria ha superato ogni limite possibile di immaginazione, al punto da andare a doppiare un "mostro sacro" come Schumacher (Michael). Sin dalla partenza lo spagnolo ha dato il meglio, inanellando giri record consecutivamente, guadagnando secondi a grappoli e costruendo il vantaggio decisivo per la vittoria finale. Ricorda molto la corsa che evocavo nel commento di ieri, sulle qualifiche, ovvero sempre Budapest, ma nel 1998, lì dove M. Schumacher era stato capace di battere Hakkinen più o meno come Alonso è riuscito a raggiungere le stelle quest'oggi. E la Renault è diventata anch'essa grandissima protagonista! Sembra di rivedere quel Flavio Briatore che era riuscito a portare alla vittoria proprio Schumi anni addietro, solo che oggi il talento è il giovane Fernando, futura promessa dell'automobilismo nella massima categoria esistente. Evoca anche molta preoccupazione l'incidente avuto da Barrichello, sulla F2003-GA: in pieno rettifilo principale gli è partita via la ruota posteriore sinistra, facendolo andare dritto ad una velocità non indifferente sulle gomme di protezione fuori curva. Un botto potenzialmente pericoloso, perchè ricorda la dinamica di Silverstone 1999 (celebre gara in cui Schumi senior si ruppe tibia e perone, giocandosi ogni chance mondiale per l'ennesima volta). Fortunatamente l'uscita è stata senza conseguenze per il brasiliano, il quale ha semplicemente rimediato un brutto spavento, ma anche e soprattutto l'amarezza per un'altra gara sfumata troppo presto. La sfortuna bussa spesso alla sua porta, di questi tempi. Andando all'ordine d'arrivo, Raikkonen giunge secondo, ottenendo preziosissimi otto punti iridati, che riaprono del tutto il mondiale (già abbastanza aperto prima di quest'appuntamento). Terzo Montoya, che si aggiunge alla lista dei guerrieri in lizza per il mondiale piloti. Quarto Ralf Schumacher, autore, inizialmente, di un testacoda che lo ha proiettato alla fine dello schieramento. Ma è stata bellissima la sua rimonta. Anche Montoya stava per compromettere la propria gara, compiendo sempre un testacoda, quando era in terza posizione ed a fine gara. Juan Pablo dovrebbe sapersi controllare di più, per ottenere risultati con maggiore costanza, in quanto la stoffa c'è, e si vede. Quinto Coulthard, seguito da un ottimo Webber, ovviamente incapace, essendo a bordo di una Jaguar, di tenere dietro quasi tutto lo schieramento della F1. Settimo Trulli, autore di uno stupendo duello con Michael Schumacher a fine gara. Il tedesco si è classificato dietro l'abruzzese. Gara decisamente incolore per Michael, come a voler rendere ancora peggiore la situazione a Maranello. Ogni vantaggio è azzerato, la situazione non è affatto delle migliori, ma adesso riprenderanno i test, per di più a Monza, dove si correrà il prossimo, importantissimo appuntamento. Ed inoltre la Ferrari potrà riscattarsi su tracciati ottimali per le velocità di punta della F2003-GA: cioè Monza, Indianapolis e Suzuka, dove la Bridgestone darà una consistente mano, essendo un tracciato conosciuto, oltre ad essere quello di casa. Nono Heidfeld, seguito da Button, Da Matta, Verstappen, Kiesa. I ritiri: Frentzen, Wilson, Baumgartner (che ha sostituito Firman, infortunato, sulla Jordan), Panis, Fisichella, Barrichello e Villeneuve. Il canadese si trova in alto mare: niente risultati, specie a causa della sua monoposto, ma soprattutto niente volante per il prossimo anno. E' triste veder perdersi nel tempo un campione come Jacques. Da notare anche i guai nei quali affoga la Jordan, che con i propulsori Ford sta facendo ben poco (oggi il doppio ritiro è stato dovuto alla loro rottura, senza contare le altre durante la stagione, numerosissime), oltre a non poter trattenere un importante pilota come Giancarlo Fisichella per il 2004 (probabilmente andrà alla Sauber). Situazione iridata: Michael Schumacher ha 72 punti, Montoya segue a 71 e Raikkonen a 70. Un contesto decisamente spettacolare, con una durissima lotta per fine stagione tra i tre. La classifica costruttori vede la Williams in prima posizione: 129 punti. Segue la Ferrari, con 121, segue la McLaren con 115, segue la Renault con 78 punti. Prossimo appuntamento tra tre settimane a Monza, per il Gran Premio d'Italia