30/08/2003 Tempo di lettura: 2 minuti
E’ lotta tra il costruttore di gomme francese, Michelin, e la Federazione Internazionale dell’Automobile? Si. Tutto è nato dalle misurazioni effettuate subito dopo la fine del Gran Premio d’Ungheria: le gomme anteriori, per regolamento, possono avere una larghezza di superficie a contatto con l’asfalto di non oltre 270 millimetri. A quanto pare, perché non c’è nulla di certo in assoluto, le coperture prodotte a Clermont Ferrand avrebbero superato questo margine imposto dalla Fia. Infatti la Federazione ha fatto presente che verranno effettuate misurazioni delle gomme dopo la gara, probabilmente a partire da Monza, quindi tra due settimane. Dopo un gran premio una gomma che ha, all’anteriore, le massime dimensioni consentite (35 centimetri e mezzo di larghezza) potrebbe aver subito qualche lieve deformazione che ne cambi le suddette dimensioni. Infatti Dupasquier, che è a capo dell’attività sportiva Michelin, si è ribellato a questa situazione, minacciando addirittura di non presentarsi a Monza, cioè lasciare in pista solo le vetture Bridgestone! E’ un’ipotesi che si può considerare quasi impossibile: non si può rischiare di buttare un titolo mondiale in questo modo. Ma se la Fia dovesse imporre queste misurazioni da Monza, ci si troverebbe costretti a preparare in meno di dieci giorni delle gomme anteriori totalmente nuove, e la garanzia di un buon risultato è minima, a causa del poco tempo a disposizione. La Bridgestone non produce gomme larghe, quindi non dovrebbe esser toccata dal problema. Un ingrediente in più per “pepare” questo mondiale già molto combattuto…

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