Ci siamo: è quasi giunto il momento del GP di Monaco, settimo appuntamento del Mondiale 2022 di Formula 1. Come ben sappiamo, quello di Montecarlo è un circuito cittadino molto stretto (nonché il più breve del calendario) dove praticamente non vi è alcun margine di errore per i piloti.
Scopriamo di più sul tracciato monegasco con l'ausilio dei dati della Brembo, riportati da La Gazzetta dello Sport, che spiegano i dettagli dei punti di frenata.
Come abbiamo accennato, il circuito cittadino di Montecarlo è la pista più corta del Mondiale, con i suoi 3,337 chilometri. Il focus riportato dalla Rosea sottolinea che il tracciato necessita di 9 frenate per giro: "Il Mirabeau (curva 5) e il Loews (curva 6) sono però le sole curve consecutive del tracciato in cui i piloti devono affidarsi ai freni. Non raggiungendo nemmeno i 300 km/h, le staccate sono tutte inferiori ai 105 metri. In un giro i piloti di Formula 1 utilizzano i freni per poco meno di 15 secondi, equivalenti al 21 per cento dell’intero GP".
L'analisi in merito afferma che tale dato "è un indice di quanto sia l’accumulo di temperature nell’impianto essendo bassa la velocità media e il tempo per raffreddare tra una frenata e l’altra. Tre delle 9 frenate non raggiungono nemmeno il secondo mentre altrettante superano i 2 secondi".
Per quanto riguarda, invece, il carico complessivo esercitato da ciascun pilota dalla partenza fino al termine della gara, il rapporto sostiene che questo superi le 73 tonnellate. Poi si sofferma nuovamente sulle frenate, spiegando che due delle nove previste sul Circuit de Monaco "sono considerate altamente impegnative per i freni, 3 sono di media difficoltà e le restanti 4 sono leggere. La più dura per l’impianto frenante è quella dopo il traguardo, la Santa Devota: le monoposto vi arrivano a 283 km/h e scendono a 113 km/h in soli 85 metri. Per riuscirci i piloti frenano per 1,66 secondi esercitando un carico di 134 kg sul pedale del freno ed affrontando una decelerazione di 4,3 g.".
Approfondendo la questione degli pneumatici, si evidenza che il consumo delle Pirelli da 18" sarà praticamente inesistente:
"Per via dell’asfalto scivoloso delle strade usate per il tracciato, e delle basse velocità che si raggiungono, i pneumatici non sono particolarmente stressati e usura e degrado sono minimi, ma si assiste a un alto grado di evoluzione della pista ogni giorno".
L'ipotesi una sosta e le variabili
"La strategia a una sosta è solitamente la norma a Monaco, ma c'è una finestra di pit stop piuttosto ampia e i tempi delle soste possono essere influenzati da safety car che entrano in azione molto spesso in questo circuito a causa delle vie di fuga limitate".
GP MONACO - INFORMAZIONI STORICHE E GEOGRAFICHE
Tutte le news, le foto, il meteo, gli orari delle sessioni ed i tempi del Gran Premio di Monaco 2022