FIA, la F1 è cambiata: «Lauda e Prost volevano solo correre, ora Vettel ha una bici arcobaleno»

Tra i tanti obiettivi che la nuova presidenza della Federazione Internazionale dell’Automobile si sta ponendo c’è anche quello di avere un amente aperta e propositiva. Mohammed Ben Sulayem afferma di aver raccolto in eredità una FIA a corto di idee e ferma nelle proprie convinzioni.

La FIA stava diventando 'vecchia'

Qualcosa decisamente su cui lavorare. La F1 è uno sport in continua evoluzione e non bisognerebbe mai perdere la voglia di crescere e migliorare se stessi: “Uno degli aspetti mostratici dall’inchiesta svolta in occasione del GP di Abu Dhabi è che la FIA stava diventando troppo ‘vecchia’. Non mi riferisco ai 117 anni dalla sua creazione, ma alle persone, al loro pensiero”, ha dichiarato il presidente della Federazione a ‘Grandprix247’. “Non possiamo permetterci di essere ‘vecchi’ in uno sport così dinamico. Proprio come avviene per la tecnologia, dobbiamo continuamente aggiornarci e cercare di stare al passo”.

Il campionato gode di buona salute e i piloti sono un ottimo esempio da seguire

“Guardando ai piloti, ogni epoca della F1 ha avuto la sua stella, il suo dominatore. Se si getta uno sguardo alla classifica odierna invece non possiamo sapere con certezza chi riuscirà a vincere il mondiale alla fine dell’anno e questa è una buona cosa. Lo sport è sano e le regole che consentono di incrementare il numero dei sorpassi stanno migliorando", ha proseguito.

“Niki Lauda e Alain Prost si preoccupavano solo di essere al meglio per la gara. Ora Vettel guida una bici arcobaleno, Lewis lotta assiduamente per sensibilizzare il mondo al tema dei diritti umani, mentre Norris ha molto a cuore l’aspetto della salute mentale”. Qualcosa da cui la FIA dovrebbe prendere esempio. Se i piloti evolvono anche l’organizzazione e lo sport può migliorare. Ora si tratta solo di individuare la giusta strada seguire: “La libertà di pensiero va sempre garantita. Per me ora c’è bisogno di pensare a quella che sarà la nostra strategia futura. Dovremo capire se c’è bisogno di imporre le nostre convinzioni all’interno dello sport oppure no”, ha concluso.

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Foto: Twitter, Bobbi, Aston Martin

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