Red Bull, nessun suggerimento ai rivali: stop agli sviluppi, focus sul 2023

Archiviato il mondiale piloti e in attesa che venga definita la propria situazione dopo la violazione del budget cap, la Red Bull fa sapere che non porterà più aggiornamenti sulla RB18. A riferirlo è lo Chief Technical Officer della del team austriaco, Rob Marshall, che intervenuto al podcast F1 Nation ha affermato: "Tutto il focus è ora completamente sul 2023. Faremo ancora alcune cose davvero minime, ma non ci saranno aggiornamenti importanti da qui al Gran Premio di Abu Dhabi".

A tal riguardo, ha poi approfondito la questione Paul Monaghan, capo ingengere della squadra di Milton Keynes.

Monaghan: "Tanti fattori nel nostro processo decisionale"

Sempre durante il podcast F1 Nation, Monaghan ha spiegato perché la Red Bull ha decisio di portare gli ultimi aggiornamenti a Singapore e non altrov e perché ha decisio di fermarsi con quelli.

Il britannico innanzitutto ha detto: "Ci sono stati cambiamenti minimi qua e là, siamo stati in grado apportarli dopo che non abbiamo riportato danni ai nostri fondi in Belgio, Olanda e Italia".

Monaghan ha poi aggiunto che entrano in gioco una serie di fattori quando si inseriscono gli sviluppi sull'auto verso la fine della stagione: "Dipende da diversi fattori. Ad esempio, abbiamo 'perso' parti per danni sulla strada per Abu Dhabi? Probabilmente c'è molta influenza su questo. Il costo di produzione e spedizione delle parti è relativo al guadagno previsto? Riguarda un'area debole dell'auto o è un supplemento? Ne vale la pena, possiamo farlo?".

Poi, Monaghan ha concluso il suo discorso sottolineando la volontà della Red Bull di non voler dare un vantaggio ai propri rivali: "Se portiamo un aggiornamento ad Abu Dhabi, diamo un suggerimento ai nostri concorrenti di ciò che potremmo far vedere il prossimo anno... Così tanti fattori entrano nel nostro processo decisionale...".

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