De La Rosa avvisa l'Aston Martin: «Ad Alonso devono dire la verità, altrimenti saranno problemi»
14/10/2022 12:45:00 Tempo di lettura: 3 minuti

Nella giornata di ieri, Pedro De La Rosa è stato ufficializzato dall'Aston Martin nelle vesti di amabasciatore del team a partire dal 2023. L'ex pilota e collaudatore spagnolo, dunque, nella prossima stagione tornerà a collaborare col suo connazionale Fernando Alonso, andando a ricomporre una coppia che si era già vista in McLaren e Ferrari.

In un'intervista rilasciata a Motorsport.com in cui ha illustrato il suo ruolo, l'iberico ha subito voluto avvisare i dirigenti della squadra di Silverstone che per evitare problemi con l'asturiano due volte campione del mondo la cosa migliore è essere onesti con lui fin dal primo giorno.

De La Rosa: "Alonso non è un pilota complicato con cui lavorare"

fernando alonso f1

De La Rosa innanzitutto ha detto: "Non credo che Fernando sia un pilota complicato con cui lavorare, solo che è una persona molto sincera e onesta. Ti dice cosa prova della macchina e cosa pensa della squadra, ti suggerisce il modo in cui crede che tu possa essere più competitivo".

Poi ha aggiunto: "Pertanto, finché gli dici esattamente la verità su tutto ciò che accade, non avrai mai problemi con lui. Nel momento in cui provi a nascondergli alcune informazioni o se sente che qualcosa viene lasciato da parte, ci saranno problemi. È un pilota molto competitivo e se sei competitivo come lui, tutto andrà bene con Fernando".

De la Rosa vede Alonso come uno dei piloti migliori attualmente in griglia e nella storia della Formula 1: "Dico sempre che ci sono tre piloti che sono stati speciali in Formula 1, non dirò i nomi, ma Fernando è sempre stato lì. Per me, è uno dei migliori piloti di sempre e quando l'ho detto qualche anno fa, tutti pensavano che fossi pazzo. È molto motivato e questo è molto importante, soprattutto quando hai 40 anni. Ci sono passato per quell'età, so di cosa sto parlando".

De la Rosa ha infine parlato suo nuovo ruolo: "Vengo in Aston Martin come ambasciatore del team. Per ora, non ci sono piani per fungere da collegamento tra la struttura e i piloti. La differenza principale rispetto a quando ero pilota sarà che non sarò coinvolto nell'aspetto tecnico o in decisioni di quel calibro. Non so come si evolverà il mio ruolo in futuro, spero che sia il primo capitolo di un libro molto grande".

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