Turrini: «Errore clamoroso sulla narrazione Binotto-Leclerc. Charles potenziale capro espiatorio»

Che il rapporto tra la Ferrari e Mattia Binotto si sia interrotto a causa del gelo tra l'ingegnere svizzero e il presidente John Elkann è sotto gli occhi di tutti. Ma c'è un altro fattore che, secondo l'opinione generale, ha inciso sulle dimissioni dell'ormai ex team principal: la pressione di Charles Leclerc, costantemente alla ricerca dell'investitura di primo pilota del Cavallino. Cosa che probabilmente mai avrebbe ottenuto sotto la gestione Binotto.

Tuttavia, secondo Leo Turrini, sebbene ci sia stato realmente un problema di relazione tra il monegasco e l'elvetico, si sta commettendo l'errore di enfatizzare troppo tale dualisimo, con possibili ripercussioni sul futuro prossimo del numero 16 della Rossa. Di seguito le sue considerazioni.

Turrini: "Charles è bravissimo ma non ha le spalle larghe"

Intervenuto alla trasmissione Sport2Day (su Sport2U in collaborazione con OA Sport), Turrini ha affermato: "Sicuramente c’è stato un problema di relazione tra Leclerc e Binotto. Tuttavia, secondo me, è stato fatto e si fa facendo un errore clamoroso sulla narrazione secondo cui ha perso Binotto e vinto Leclerc con questi cambiamenti in Ferrari".

Poi ha aggiunto: "Ciò è molto pericoloso perché scarica tutte le responsabilità sul pilota, ora che non c’è più il parafulmine del Team Principal dimissionario".

Infine ha concluso spiegando il concetto espresso in precedenza: "Charles è bravissimo, ma in carriera ha vinto 5 GP, non ha le spalle larghe di uno Schumacher. Adesso se le cose non vanno bene, Leclerc potrebbe essere lui il capro espiatorio".

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Foto (entrambe) Sito Ferrari