La Formula 1 è uno sport che necessita di un confronto continuo, e per motivi pratici e per motivi che vanno oltre la pista, considerato il grandissimo bacino di utenza di cui dispone. Negli ultimi anni, a guidare la truppa di piloti nelle relazioni con le istituzioni automobilistiche e con il mondo esterno al paddock, c'è stato Sebastian Vettel. Tra le altre cose, il quattro volte campione del mondo ha portato avanti dibattiti sulla sicurezza e assunto - assieme a Lewis Hamilton - un ruolo importante nella promozione di tematiche sociali e ambientali connesse allo sport. Adesso che il tedesco si è ritirato, chi sarà il suo erede?
Secondo Allan McNish, uno dei candidati più forti sarebbe il giovane della Mercedes George Russell, già membro di spicco della Gran Prix Drivers Association. Tuttavia, lo scozzese ritiene anche che dovrebbe essere il presidente dell'organizzazzione, Alex Wurz, a tenere in mano le redini della stessa. Di seguito le considerazioni dell'ex F1 ed oggi dirigente dell'Audi.
Le parole di Allan McNish
"Penso che oggi ci siano piloti così giovani in Formula 1. Solo Fernando (Alonso, ndr) appartiene alla fascia di età degli anziani", ha esordito McNish in un'intervista rilasciata ad Autosport International.
Poi, riferendosi a Russell, ha aggiunto: "Penso che sia sicuramente uno che ha una visione più ampia rispetto alla semplice guida. Ma la Grand Prix Drivers' Association ha Alex Wurz come presidente, lui è estremamente bravo a tenerli in riga".
Infine ha ciosato: "Vanno bene le voci di Sebastian (Vettel, ndr) o quelle della generazione più giovane attraverso George, per portare credibilità serve anche questo. Ma una cosa è chiara, i piloti devono essere controllati e diretti. Pertanto, hanno bisogno di qualcuno come Alex che sappia guidarli".
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Foto copertina Twitter McNish;