Come reso noto nella giornata di martedì, la nuova Ferrari di Formula 1 si chiamerà SF-23. Quella del team italiano, di certo, non è stata una trovata originale - come in molti hanno sottolineato sul web - dato che la sigla sta semplicemente a significare "Scuderia Ferrari 2023". E in effetti, il Cavallino avrebbe potuto fare una scelta diversa, magari legata a una storica figura del suo passato. Lo sostiene Leo Turrini, noto scrittore e giornalista esperto di automobilismo.
Le parole di Leo Turrini
Secondo Turrini, nello scegliere il nome della nuova vettura di F1 la Ferrari avrebbe potuto ispirarsi "all'eredità storica e spirituale" lasciata da Mauro Forghieri, illustre ingegnere della Rossa scomparso lo scorso 2 novembre all'età di 87 anni. Ecco il commento del giornalista a riguardo:
"Nomina sunt consequentia rerum. Ovviamente i risultati di una monoposto mica dipendono da una etichetta.
SF23, il codice scelto per la nuova vettura di Leclerc e Sainz, va benissimo, sebbene non sia un tributo alla originalità. A me non sarebbe dispiaciuto un riferimento alla eredità, storica e spirituale, di Mauro Forghieri, proprio come fu fatto per Gianni Agnelli con la GA del 2003".
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