"Sono molto esigente in tutto ciò che faccio", ha dichiarato Fernando Alonso in occasione del lancio della nuova vettura Aston Martin, la AMR23, all'inizio di questa settimana. "Do il mio 100% e mi aspetto lo stesso dalle persone con cui lavoro".
Lo spagnolo ha iniziato quella che potrebbe essere la sua ultima avventura in F1, ma chiunque si aspetti che Alonso sia arrivato in Aston Martin per gestire in comodità il percorso verso il ritiro rimarrà profondamente deluso.
Quella di Alonso è un'ossessione per la perfezione che in passato ha alimentato la sua stessa frustrazione ed ha persino causato l'incrinarsi dei rapporti all'interno dei team.
Ossessione che non è diminuita con il passare degli anni. Nella passata stagione Alonso ha spesso dichiarato di essere al suo livello migliore dal 2012, quando è arrivato a un passo dal titolo con una Ferrari probabilmente non all'altezza di Red Bull. Il suo stato di forma personale non è coinciso però con quello della sua monoposto, con i tanti problemi di affidabilità della Alpine che gli sono costati un bel po' di punti.
L'affidabilità è stato un incubo per Alonso, tanto da lasciarsi spesso andare a dichiarazioni poco simpatiche, e non è stata quindi una sorpresa che Alonso, durante la giornata di test ad Abu Dhabi alla fine della scorsa stagione, abbia subito esaltato l'affidabilità del pacchetto Aston Martin, e in particolare del suo motore Mercedes.
Ad Abu Dhabi Alonso ha avuto un primo assaggio di come sarebbe stata la sua nuova vita con l'Aston Martin, ma solo il 1° gennaio ha potuto mettersi al lavoro, offrendo una presenza ed un supporto constante in tutto ciò che la squadra ha fatto nel tentativo di creare, secondo le parole di Lawrance Stroll, "una delle più grandi squadre che saranno in Formula 1".
"Fin dal primo giorno in Aston Martin, ho percepito esattamente gli stessi valori da parte delle persone che mi circondano", ha dichiarato.
"Abbiamo gli investimenti, le strutture e il talento, quindi è solo una questione di tempo. Purtroppo non ho 20 anni, ma farò del mio meglio per aiutare la squadra".
Per la prima volta la "brutalità" di Alonso, il suo essere onesto e senza filtri, potrebbe essere esattamente l'aiuto giusto per un team giovane, ma con un obiettivi ben precisi. Questo sarà il terzo anno del piano quinquennale di Stroll per far sì che l'Aston diventi una squadra all'avanguardia, e ritiene che abbracciare lo stile esigente di Alonso sia un modo efficace per rafforzarsi.
"L'ho trovato molto onesto e trasparente", ha dichiarato Mike Krack, team principal di Aston Martin, parlando di Alonso. "Siamo davvero contenti del suo atteggiamento esigente. Ci spinge ad andare avanti e siamo pronti a fare il passo più lungo della gamba. È l'unico modo per avanzare sulla griglia di partenza".
L'Aston Martin non ha fatto mistero del suo approccio aggressivo al progetto della AMR23 e i rumors sui suoi progressi durante l'inverno sono sicuramente incoraggianti. Ma se le cose non dovessero andare secondo i piani e la frustrazione di Alonso dovesse aumentare, il team è già pronto ad affrontare le cose di petto.
"Ovviamente se la macchina non è come la vogliamo, ci saranno delle conversazioni difficili", ha detto Krack. "Ma dovremo essere pronti ad affrontarle, perché non ci si può nascondere. Penso che non ci si possa nascondere davanti a Fernando Alonso. È come un ingegnere in più, molto esperto e bravo, e qualcuno che è così ferocemente motivato e competitivo"
Il feedback di Alonso ha già impressionato il team. dopo l'unica giornata di prove ad Abu Dhabi
"Fernando è molto coinvolgente, molto concentrato", ha detto il direttore delle prestazioni Tom McCullough. "È anche molto efficiente nel parlare. Quando descrive l'auto, quando descrive il modo in cui pensa che si debba scrivere una relazione, una configurazione del volante, non ci sono parole sprecate. È solo concentrazione, concentrazione, questo è ciò che dovremmo fare, questa è la mia idea".
McCullough ha aggiunto che sa bene che Alonso può essere "una spina nel fianco":
"È sempre lì, settimana dopo settimana, si qualifica bene e corre bene. Se lo ascolti alla radio, non fa altro che parlare della strategia delle auto davanti e dietro di lui, di quello che fanno con le gomme e della sua posizione rispetto a loro. È stato molto divertente vedere alcune di queste cose, ma non vedo l'ora di vederlo in qualifica e in gara."
Anche prima del lancio di lunedì sera, con i vari impegni con i media e la presentazione stessa, Alonso aveva trascorso quattro ore al simulatore la mattina.
"Questo è il tipo di spinta che riceviamo da lui", ha detto McCullough. "È estremamente motivato, ci sta spingendo tutti al massimo perché vuole fare bene, proprio come noi".
Alonso è anche consapevole del ruolo che potrebbe avere con il passare degli anni, sempre con l'obiettivo di portare il team alla vittoria:
"Se lo farò guidando, va bene. Se non sarò io a guidare, se un giorno avremo una Aston Martin che dominerà gare e campionati e i due piloti lotteranno per il campionato come la Red Bull, con Sebastian e Webber, o Hamilton e Bottas, aiutare questi ragazzi a lottare per un campionato sarà un momento di orgoglio per me, far parte di questi primi passi di questo marchio."
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Fonte www.autosport.com