Domenicali sui GP italiani: «Bisogna investire su progetti validi come fanno gli altri»
28/02/2023 13:50:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Nella prima parte dell'intervista a Stefano Domenicali, riportata da Autosprint, vi abbiamo riportato le sue parole riguardanti la Ferrari e il suo ritorno al vertice del campionato. Adesso invece vi vogliamo parlare dei progetti che la Formula 1 ha per continuare la propria espansione nei prossimi anni. Uno su tutti, già realizzato, l'approdo a Las Vegas proprio nel 2023. Di seguito vi riportiamo le parole del boss italiano.

Domenicali e l'espansione della Formula 1 nel mondo

Domenicali sui GP italiani: «Bisogna investire su progetti validi come fanno gli altri»

Nel calendario 2023, ci sarà l'aggiunta della tappa di Las Vegas, ed a più di otto mesi dal debutto si presenta già come un clamoroso evento d'intrattenimento per il pubblico. Il boss della F1 non ha anticipato nulla in questo senso, ma ha potuto dire che: "Ci saranno sorprese che non posso anticipare, ma garantisco l'effetto wow. Oggi l'intera città pubblicizza il GP, mentre fino a ieri ognuno pubblicizzava se stesso. Ricordo la prima volta che andai in città per parlare dell'evento: tutti mi guardavano come a dire "ma che vuole questo?". Sono stato testardo e li ho spinti ad abbracciare un progetto che per la prima volta abbraccia l'intera Strip. Ci sono criticità logistiche, perche gli eventi che fino ad ora sono stati fatti in città erano circostritti colo nei casinò o negli hotel. Non è facile nemmeno far capire cosa sia realmente un gran premio di Formula 1, ma l'interesse è enorme".

Dobbiamo preoccuparci per la permanenza in calendario di Imola e Monza dopo le scadenze contrattuali del 2025?: "I promotori investono, gestiscono e organizzano a un livello sempre più alto: l'Italia faccia lo stesso attraverso scelte importanti. Bisogna presentare progetti seri per l'immagine del nostro paese in un contesto mondiale come la F1".

Parando invece della possibilità di vedere in futuro il circus più importante al mondo tornare a gareggiare in Africa Domenicali ha risposto: "Con il Sud Africa stiamo ragionando, ma bisogna essere in due a volersi sposare. Quanto a possibili alternative si, ma non sono pronte a brevissimo termine perché richiedono grandi investimenti. Parliamo di varie possibilità in Africa del nord, centrale e del sud".

L'ultimo tema toccato dall'imolese in questa lunga intervista riguarda le polemiche dell'ultimo periodo, per la regola secondo cui prima che i piloti si possano esprimere su temi sociali debbano chiedere l’autorizzazione ad un "ufficio censura". Il boss italiano non ci ha pensato su due volte e ha subito risposto dicendo: "Stai parlando con la persona sbagliata. Noi come Formula Uno non mettiamo il bavaglio a nessuno, anzi siamo stati i primi a lanciare l'iniziativa "We race as one" con cui abbiamo offerto l'opportunità di espressione su temi anche delicati. Per me si può parlare di tutto, purchè ci sia rispetto. Quanto alla FIA dovrà spiegare cosa intende, ma è giusto che siamo rispettate le premiazioni e altri momenti di protocollo come è sempre stato". 

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Foto twitter.com

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