Le qualifiche del Gran Premio del Bahrain sono andate come tutti si aspettavano. Max Verstappen partirà primo, avanti all'altra Red Bull RB19 di Sergio Perez. Poi le Ferrari in seconda fila, con Charles Leclerc e Carlos Sainz staccati rispettivamente di tre e quattro decimi dalla Pole Position dell'olandese. Difficilissimo che in gara le gerarchie saranno essere sconvolte. Ma il Cavallino ci crede e affinché ciò possa accadere ha fatto una scelta inedita...
Negli ultimi minuti del Q3 delle qualifiche in Bahrain, Leclerc ha deciso di non scendere in pista ad inseguire la Pole Position. Il motivo? Conservare una gomma nuova per la gara, anzichè spercarla nel tentativo improbabile di agguantare la prima piazza. Una mossa comprensibile per certi versi, ma è una mossa che non è piaciuta a parecchi. Tra questi ultimi vi è il giornalista Giorgio Terruzzi, che ha commentato la vicenda in un'analisi pubblicata sull'edizione odierna de Il Corriere della Sera.
"Un’immagine sconcertante per una mossa difensiva. Leclerc che ciondola nel box mentre il cronometro scandisce gli ultimi minuti della qualifica, conteneva una rinuncia tanto inusuale quanto enigmatica", esordisce Terruzzi. "Per condividere il senso da quell’appiedamento fuori tempo non è bastata la spiegazione ufficiale, fornita in stereofonica convinzione sia da Leclerc sia da Vasseur", aggiunge amaro.
Poi spiega perché non ha gradito la scelta della Rossa: "Il ragionamento fila, modestamente, sino a un certo punto. Certo, Charles potrà contare su un vantaggio sul passo, ma trattasi di minutaglia perché un paio di giri di usura in più non pare possano cambiare il destino di un Gp che di giri ne prevede 57". Questa, tuttavia, non è l'unica ragione dell'amarezza di Terruzzi. Il giornalista, infatti, sottolinea anche che la rinuncia ha strozzato la voce degli appassionati "all’apice della prima sfida con il cronometro". E in effetti: "L’entusiasmo che avrebbe potuto rilasciare una Ferrari davanti alla Red Bull di Verstappen, visto che con Verstappen proprio Charles stava duellando".
Tornando sull'analisi della "strategia" Ferrari, Terruzzi continua a mostrarsi scettico: "Più che ad un arrembaggio, peraltro possibile, indica l’intenzione di parare i colpi, di fare di tutto pur di arginare il ritmo Red Bull, agevolato dall’occupazione dell’intera prima fila. Con il timore che persino Alonso, con la rigenerata Aston Martin, possa viaggiare sulla distanza meglio del Cavallino".
E ancora: "Non disponiamo dei dati dei tecnici, siamo solo alla prima gara, nessun addetto ai lavori, tra test, prove e qualifiche, è sembrato disposto a comunicare qualcosa oltre l’aria fritta. In compenso, è parso evidente che il ritmo della Ferrari mostri grafici mesti col passare delle tornate: cali crescenti, a differenza non solo dei soliti noti. Flessioni che una gomma nuova può di sicuro ritardare ma, temiamo, non arginare".
Infine, Terruzzi ha chiosato: "Il dubbio è quasi inevitabile, l’ipotesi di sbagliare, dubitando, è una speranza. Ma vedere Leclerc che retrocede al 3° posto mentre beve, ha sostituito quella grinta che piace con una inquietante allusione alla resa".
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Foto copertina Ferrari; Foto interna Facebook Terruzzi