Alain Prost e Michael Schumacher compagni di squadra alla Ferrari? Per un momento, o forse qualcosa in più, questo suggestivo scenario è stato a un passo dal concretizzarsi. Lo ha rivelato il "Professore" nell'ultimo appuntamento di "Beyond the Grid", il podcast ufficiale della Formula 1. Di seguito il racconto del francese.
Intervistato da Tom Clarkson durante il podcast Beyond the Grid, Prost racconta che nel 1993 fu molto vicino dal tornare a vestire la tuta della Ferrari. Dopo il divorzio del 1991, maturato a causa di alcuni commenti mal interpretati sulla vettura, il francese afferma prese in sera considerazione un'alleanza con il duo Jean Todt-Schumacher, in un momento in cui il boss della Rossa stava ricostruendo un "capolavoro in pericolo".
"Dopo essermi ritirato, avevo ancora offerte per tornare in F1. C'era la McLaren con il motore Peugeot, un progetto con un sacco di soldi ma ho detto «no»", rivela Prost.
Poi aggiunge: "Successivamente, si è presentata ancora un'opportunità con la McLaren e persino con la Ferrari, quando Michael Schumacher era nel team. Ne ho discusso con Jean Todt dicendogli «se vengo, mettiamo una cosa in chiaro: sarò il numero 2. Il mio compito sarà quello di aiutare la squadra e Michael a vincere il campionato»".
"Una posizione chiara e precisa, senza dover fare politica o gestire la situazione coi media, ecc. Michael è il numero 1 e io sono qui per aiutare come numero 2. L'idea era quella di affrontare una nuova sfida, essere parte dei successi della Ferrari, ma rimettendo al centro il fattore umano. Sarei tornato alla Ferrari per aiutare Jean e Michael, in una posizione ben definita dunque", continua l'ex pilota transalpino.
"Anche perché non avrei potuto competere con Michael dopo due o tre anni di completo stop.Poteva essere una possibilità, certamente un po' folle, ma non si è realizzata", conclude.
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