Secondo alcune indiscrezioni emerse dopo il Gran Premio dell'Arabia Saudita, e rivelate in forma anonima a RacingNews365, la Federazione starebbe spingendo tre o quattro nuovi costruttori a candidarsi per gareggiare in Formula 1.
Sebbene il Patto della Concordia - l'accordo stipulato tra Liberty Media e gli attuali team - attualmente presenti delle trattative per sole 10 squadre, si pensa che quel numero possa essere in realtà 12. Allo stesso modo, l'articolo 8.6 del regolamento afferma che "non più di 26 macchine possono partecipare al campionato". Il termine imposto dalla Federazione per consegnare la candidatura ufficiale è il 30 Aprile, dopo di che si passerà a una selezione e infine agli eventuali annunci. Ma andiamo a vedere ora quali sono i possibili pretendenti.
Il candidato più noto è Andretti, avendo già fatto una conferenza stampa in cui ha annunciato una collaborazione con Cadillac per una fornitura di motori. In tempi recenti, sono speculati dettagli su alcuni possibili membri della futura squadra, primo dei quali l'ex direttore tecnico Alpine Nick Chester. Infatti, sembra esserci un rapporto stretto tra la casa di Enstone e gli Americani, sebbene la prima abbia smentito tutti i rumor su eventuali collaborazioni.
Un secondo nome è HiTech, già noto agli appassionati di Formula 2 e Formula 3, dove milita da qualche anno con discreti risultati. Accanto ai due, potrebbe esserci Panthera, sebbene su di essa ci siano opinioni discordanti.
Un progetto, invece, di cui si sa poco è una squadra svizzera guidata da Craig Pollock, già manager di Jacques Villeneuve e fondatore della British American Racing. L'imprenditore, stando alle indiscrezioni riportate dallo stesso sito, avrebbe l'idea di portare un Equality, Diversity and Inclusion Team, una squadra composta in parti uguali da esponenti dei due sessi, piloti inclusi.
Pollock non ha confermato di aver già consegnato la richiesta, nè di essersi messo in contatto con alcuni sponsor. Le notizie del paddock, però, vanno opposte ad entrembe le voci. In particolare, si dice che i finanziamenti potrebbero arrivare da soldi sauditi, che così diventerebbero parte integrante della Formula Uno. A questo proposito, il Ministro della Difesa dell'Arabia Saudita ha affermato: "Abbiamo molto interesse a entrare in Formula Uno. Vogliamo un team saudita, meccanici sauditi, e forse anche costruire macchine qui e avere dei quartier generali. Non vogliamo solo ospitare eventi".
Nessuna conferma quindi, ma da come se ne parla trapela molta motivazione Avendo questo grande supporto, il team di Pollock avrebbe tutti i requisiti per entrare a pieno diritto nel circus, e la Federazione avrebbe persino pochi interessi a rifiutare i soldi arabi. Non ci resta che aspettare eventuali conferme in merito.
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