Roberto Chinchero non ha lasciato i tifosi a secco: nella giornata dell'annuncio del nuovo format delle sprint race, in arrivo per il weekend di Baku, si è subito lanciato in una diretta Twitch, in cui ha commentato gli avvenimenti che vedremo domenica. Sebbene non sia un grande fan delle gare veloci, il giornalista ritiene che la nuova modalità sia migliore di quella vista negli anni precedenti.
"Se deve proprio esserci la gara sprint, devo dire che il cambiamento è migliorativo. Gli anni scorsi era esagerato correre sapendo che si andava a picchiare al sabato nella gara vera si partiva ultimo. Tra i lati positivi si avrà più azione e soprattutto più pubblico, che si traduce in share televisivo e in soldi, da dividere anche tra le squadre", ha detto Chinchero.
Subito però salta all'occhio un punto critico del nuovo sistema. "A Baku le squadre faranno due gare senza aver fatto un long run. Il venerdì c'è un'ora sola di prove libere, come fai a preparate la qualifica, la gara e testare nuovi pezzi? Devi fare solo una di queste cose. Per questo gli aggiornamenti tecnici sono stati spostati, perchè non c'è modo di fare un paragone. In un weekend normale, un pilota prova in una sessione di prove libere il pezzo vecchio e in quella dopo il pezzo nuovo. Il suo compagno fa l'opposto, e nel briefing finale il venerdì sera si tirano le conclusioni. E chi si prende adesso il rischio di montare un pezzo che non funziona? Una soluzione è che potrebbero allungare le FP1, ma se chiedi a Liberty Media quei 30 minuti in più sembra che chiedi il sangue", ha detto in tono duro Chinchero.
Quale è quindi il motivo per cui la Formula Uno, e anche le squadre, sembrano puntare così tanto su questa innovazione? "Io credo che ciò che la Formula Uno e Liberty Media stiano cercando di fare è una replica dello scorso anno in Brasile, quando la Mercedes ha vinto. Il trionfo è arrivato perchè la Red Bull ha sbagliato il set up in FP1, non si sono accorti e non hanno avuto il tempo di cambiare l'assetto perchè era scattato il parco chiuso. È questa variabilità che si cerca", ha commentato Chinchero.
Tra tutti i cambiamenti delle Sprint Race, il giornalista richiama, in punta di fioretto, due piccoli dettagli: "Un'altra possibilità è che campionato mondiale si potrà assegnare di sabato: ci sono un paio di gare sprint nelle fasi finali, perciò il titolo si potrebbe decidere il sabato. E le gare sprint aumentano le possibilità che Verstappen vinca non solo 20 gare, ma anche 4 o 5 sprint race".
Ma soprattutto, ciò che le gare al sabato portano è un cambiamento nella vera definizione dello sport, come ha sottolineato Chinchero: "In tutti gli sport è importante allenarsi, mentre qui sembra che allenarsi sia un delitto. Così lo sport viene snaturato e non solo nel lato motori, ma nella sua essenza. Parliamo di adrenalina, lo capisco, perchè la tensione di vedere una qualifica in più per il proprio pilota è bella. Ma nello scenario complessivo, aumentare la competizione fino all'ultimo chilometro, all'ultimo giro, tutto ad alto tasso di adrenalina rischia di far tirare troppo la corda".
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Foto copertina www.twitch.tv