In un recente video pubblicato su Sky Sport, Gian Carlo Minardi racconta l'esperienza che ha vissuto nei giorni scorsi nella sua terra, l'Emilia Romagna, che sta soffrendo per le alluvioni causate dal maltempo. In particolare, l'ex imprenditore ha descritto la situazione tra Faenza e Imola, affermando che non era possibile in alcun modo procedere con il Gran Premio.
"La situazione qua è grave, una parte di Faenza è ancora sott'acqua. Ci sono grandi problemi logistici e di viabilità, tanto che oggi non sono andato a Imola perchè ieri ci ho messo più di due ore per fare i 14 chilometri che separano casa mia dal circuito. Oggi sto gestendo tutto da casa e domani tornerò all'autodromo, che dopo sette mesi di lavoro purtroppo ha dovuto annullare l'evento. Credo ci fosse poco da fare vista la grave situazione in cui si trova oggi la Romagna. Bisogna lasciare liberi le forze dell'ordine e gli addetti ai lavori", ha detto l'ex team principal.
Ciò su cui Minardi si è soffermato maggiormente è l'aiuto reciproco che il mondo della Formula Uno sta vivendo: il personale ha già messo in sicurezza il paddock principale per permettere agli addetti ai lavori di smontare i motorhome, e le forze politiche hanno concordato con la decisione di annullare il GP, nonostante le perdite che subiranno.
"Il paddock 2 oggi è già asciutto grazie alla squadra di Formula Imola che ha lavorato intensamente e i protocolli di evacuazione sono stati rapidi. Non ci sono stati rischi per cose nè persone e c'è stata l'unanimità delle forze politiche e sportive. Uno dei motivi per cui abbiamo spinto di non fare il Gran Premio è che attorno ci lavorano circa sei mila o sette mila persone, tra medici, paramedici, commissari sportivi, la polizia e tutto che nel corso del weekend dovevano muoversi nella regione per raggiungere l'impianto. Facendo così costoro non potevano aiutare chi sta davvero soffrendo in Romagna. Credo che sia una decisione corretta e giusta, e da domani combatteremo per il futuro", ha spiegato l'imprenditore.
"Apparentemente non ci sono problemi di nessun genere, perchè la parte operativa, quella del paddock 1, non è stata toccata. Le macchine dovevano ancora arrivare e le abbiamo bloccate in tempo. Ovviamente alcune strutture dovranno andare a Montecarlo, ma sono già stati prosciugati. Gli operatori stanno lavorando in sicurezza e stiamo facendo il necessario affinchè i pezzi arrivino a Monaco nel minor tempo possibile", ha concluso poi il romagnolo.
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Foto copertina sport.sky.it
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