Bastano tre millesimi di secondo per infuocare una sfida, per riaccendere un odio agonistico che covava sotto la cenere di due mezzi troppo distanti a livello di prestazioni. Ieri Lewis ha infastidito Max molto di più di quanto rappresentino realmente gli 8 metri di vantaggio in griglia.
La pole di ieri non è uno schiaffo col guanto bianco al signorotto regnante, in fondo sappiamo tutti che le reali chance di vittoria di Hamilton sono molto basse, ma è sicuramente uno sgarbo che interrompe la serie di cinque partenze al palo di un Verstappen a caccia del record di Senna.
Lo sanno tutti nel paddock che la prima fila di oggi è il primo vero seguito dell'infuocata sfida tra i due protagonisti del mondiale 2021, perché in fondo dopo Abu Dhabi il gap di prestazioni tra la Mercedes e la Red Bull aveva messo tanti metri di cenere tra Lewis e Max.
Lo sa Horner, che nelle interviste di ieri pomeriggio sorrideva nervosamente, ricordando che "c'è una storia tra i due" e che oggi la partenza sarà fondamentale.
A certificare il tutto sono poi arrivate le dichiarazioni di Lewis. Nel ring delle interviste, con Max a pochi metri da lui, quando Mara Sangiorgio gli chiede se anche lui farà come Norris a Silverstone, che ha evitato di ingaggiare una lotta con Verstappen scansandosi quando lo aveva alle spalle, Hamilton ha risposto: "Non penso, io non mi sposto, questo è sicuro. Lui sarà veloce, quindi non sarà semplice, però sicuramente non mollerò. Se avrò la possibilità tenere la posizione non gliela cederò senza lottare".
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