C'è grande attesa per il GP d'Ungheria. C'è bagarre nell'aria, grazie alla pole position di Lewis Hamilton che batte di soli 3 millesimi il tempo di Verstappen, accanto a lui in prima fila. C'è una nuova variabile in seconda fila, la McLaren, che a dire il vero sta divendo una piacevole costante. C'è una Ferrari in difficoltà con Leclerc in P6 e Sainz in P11 finiti dietro anche ai piloti di un'Alfa Romeo che sull'Hungaroring sembra un'altra monoposto, nonostante non abbia portato nessun aggiornamento. E poi cè un Perez in crisi che parte dalla P9, un Alonso arrabbiato con Pirelli in P8, un Russell che vede il compagno in pole ed è furioso con se stesso per la P18 ottenuta in qualifica.
Gli ingredienti per una gara bollente ci sono tutti, e le elevatissime temperature potrebbero contribuire non poco a mettere in crisi gomme e strategie.
A spegnere ogni entusiasmo provvede però subito Max Verstappen che prende la testa della corsa alla prima curva e non la lascerà fino alla bandiera a scacchi. Secondo posto per la McLaren di Lando Norris, ad oltre 33 secondi dal leader, e torna sul podio Perez, che recupera agevolmente dalla P9 di partenza. Hamilton, che partiva dalla pole, alla fine deve accontentarsi della quarta posizione, davanti a Piastri, con una W14 che ha accusato problemi di temperature motore per tutta la prima parte di gara. Sesto posto per Russell autore di una notevole rimonta dalla P18. Solo settimo Leclerc, che perde secondi importanti per un problema al secondo pit-stop e prende anche 5 secondi di penalità per aver superato il limite di velocità ai box, che gli costano la posizione su Russell.
Segue la tabella completa dei tempi e un'ampia sintesi del Gran Premio d'Ungheria.
Tabella completa dei tempi del Gran Premio d'Ungheria
Sintesi del Gran Premio d'Ungheria
Su un circuito dove è molto difficile effettuare sorpassi, con l'unica vera opportunità offerta dalla staccata alla fine del rettilineo box, la partenza è un momento fondamentale. L'unico a schierarsi in griglia con gomme gialle nuove è Lando Norris.
Parte benissimo Verstappen che attacca e supera subito Lewis Hamilton, che nel tentativo di difendersi apre la porta anche a Piastri e Norris che lo infilano nelle successive curve. Ottima partenza anche di Sainz che con gomme soft dalla P11 arriva in P6, subito alle spalle del compagno di squadra, con una strategia evidentemente alternativa. Problemi al via per i piloti Alfa Romeo che perdono diverse posizioni, con Zhou che rimane quasi fermo sulla piazzolla ed alla prima curva innesca un incidente a catena tamponando Ricciardo che a sua volta colpisce l'Alpine di Gasly che rovina su quella del compagno Ocon. Ritiro per entrambe le Alpine.
Dopo il caos della patenza i primi giri scorrono senza altre emozioni, con i piloti preoccupati di gestire le gomme ed i tempi che si alzano parecchio. Segnaliamo solo il sorpasso di Perez su Alonso sul rettilineo principale per prendere la settima posizione.
Al decimo giro rientrano presto ai box Stroll, Bottas e Tsunoda, che avevano tutti scelto la mescola morbida per il via. L'unico che rimane in pista con gomme morbide e tempi tutto sommato accettabili è Carlos Sainz.
Scappa via intanto Verstappen con un ritmo di 1/2 secondo al giro più veloce di tutti gli altri ed un gap su Piastri che al giro 15 è già di oltre 7 secondi. Va adesso ai box Sainz, per montare gomme bianche nuove e tornare in pista in decima posizione. Passa un solo giro e si ferma per il pit stop anche Hamilton per tentare l'undercut sui piloti McLaren, operazione che però non riesce perchè Norris e Perez si difendono andando anche loro ai box nei giri successivi. Cambio gomme con problemi per Leclerc, che perde secondi preziosi e due posizioni in pista, rientrando alle spalle di Sainz e Stroll.
Impressionante Verstappen che pur con gomme usate per diversi giri fa tempi migliori dei piloti con gomme nuove alle sue spalle ed è infatti tra gli ultimi ad effettuare la prima sosta, prima solo di Perez e Russell partiti con gomme dure. Il messicano farà il pit al giro 25 tornando in pista davanti alla Ferrari di Leclerc, ed alle spalle di Sainz che riesce ad attaccare e superare nel giro seguente, guadagnando la P6.
L'ultimo ad effettuare la sosta è Russell al giro 29, tornando in pista in P14 alle spalle di Hulkenberg, ma è velocemente in grado di effettuare diversi sorpassi portandosi in nona posizione.
La gara scorre senza particolari emozioni fino al secondo turno di pit stop che altera ancora le posizioni in pista. Le McLaren con gomme bianche hanno perso ritmo e Perez riesce infatti ad avvicinarsi e superare Piastri. Nel frattempo arriva una penalità di 5 secondi per Leclerc, per aver superato la velocità massima concessa in pit lane.
Dopo la seconda sosta Verstappen fa un giro veloce a dir poco impresionante, oltre 1.5 secondi più veloce di tutti gli altri.
Risolti i problemi di temperatura Hamilton ha ricominciato a girare su tempi molto buoni tanto da recupare velocemente il gap con Piastri ed a sorpassarlo agevolmente a 13 giri dalla fine.
A 5 giri dalla fine Russell riesce a sorpassare Sainz guadagnando la P7. Non ci saranno altri sorpassi nella top ten. Vince Verstappen, davanti a Norris, Perez, Hamilton, Piastri, Leclerc, Rusell, Sainz, Alonso e Stroll. Il monegasco perde una posizione ai danni di Russell per i 5 secondi di penalità.