Perchè in Red Bull c'è complicità tra pilota e ingegnere e in Ferrari no?
12/08/2023 19:25:00 Tempo di lettura: 2 minuti

In casa Red Bull sembra che tutto si svolga in modo perfetto. Tra i dettagli che saltano all'occhio c'è anche l'ottima intesa che c'è tra Max Verstappen e il suo ingegnere di pista. L'ultimo caso è arrivato nel GP del Belgio, dove Lambiase è riuscito a tenere testa al comportamento focoso del giovane olandese, senza usare mezzi termini. Al contrario, in Ferrari spesso ci sono errori di comunicazione tra Leclerc e Marcos, i quali portano anche il pilota a commettere degli impeding involontari sugli avversari o a non avere informazioni dettagliate sulle condizioni della pista. 

Dato che questa situazione si protrae da anni, Roberto Chinchero ha voluto fare chiarezza, affermando che c'è della complicità tra i due, ma la semplicità con cui comunicano è data anche dal grande vantaggio della RB-19. Rispondendo alla domanda di un appassionato nell'ultimo video di Motorsport.it il giornalista ha detto:"C'è una legge in Formula 1: quando tu hai una macchina che domina, tutto è più facile e più rilassato. Anche nel periodo di Hamilton, le comunicazioni con Peter Bonnington erano all'acqua di rose. In questo momento il 25enne sta vivendo una superiorità tale che si può permettere anche qualcosa in più, e ha una posizione solidissima nella squadra. Verstappen e Lambiase sono anche legati da molto tempo, tanto che l'olandese ha detto che se il suo ingegnere se ne va, anche lui lascia lo sport. Ben diverso è invece quando non vinci, c'è aria pesante e ogni errore che fai viene sottolineato, perchè ogni sbaglio compromette la gara. Dietro Max se la giocano sul decimo, mentre lui guida con un braccio fuori dal finestrino".

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