Alonso: «Max e Lewis sono stati solo fortunati, non hanno fatto nulla per diventare campioni»
08/09/2023 13:30:00 Tempo di lettura: 3 minuti

Fernando Alonso, da quando ha cambiato team scegliendo di lasciare l'Alpine per l'Aston Martin, sembra essere ringiovanito di colpo. Nelle prime quattordici gare del campionato ha conquistato sette podi e, anche se ormai il titolo mondiale sembra essere solo una chimera, lo spagnolo non abbandona il desiderio di raggiungere la 33esima vittoria in carriera.

In una recente intervista ai microfoni del giornale Marca, l'asturiano ha anche dichiarato che a differenza sua, la fortuna di Hamilton e di Verstappen è stata quella di trovarsi al momento giusto nel posto giusto, e questo ha permesso a entrambi di dominare così tanto durante gli anni. Di seguito vi riportiamo le sue parole.

Alonso critica Verstappen e Hamilton

Alonso: «Max e Lewis sono stati solo fortunati, non hanno fatto nulla per diventare campioni»

Fernando Alonso ha dichiarato: "Quando Hamilton è passato alla Mercedes, non ha costruito nulla per diventare campione. È stato solo un cambio di regolamento (motori ibridi) che ha cambiato tutto sulla griglia e ha spinto la Mercedes al vertice. Lo stesso è successo per Max: quando è entrato in Toro Rosso e in Red Bull, Hamilton stava ancora vincendo tutto. La Red Bull non è una squadra vincente grazie a lui, è solo che un altro cambio di regolamento nel 2021 ha fatto sì che ora vincano tutte le gare".

Queste frecciatine arrivate dal nulla sembrerebbero però indirizzate più verso Max che Lewis, con il quale nel 2007 si è dato battaglia per il titolo mondiale, poi vinto dall'inglese. Nella carriera di Alonso entrambi i suoi due titoli sono arrivati con una squadra "sfavorita" rispetto ai top team. Con la Renault era riuscito a sconfiggere la Ferrari di Micheal Schumacher, con la quale il tedesco aveva vinto fino a quel momento cinque titoli consecutivi.

Il pilota Aston Martin ha poi ripetuto come adesso il successo in Formula 1 sia dovuto maggiormente alla fortuna che al talento vero e proprio: "Quando si dice che possiamo 'costruire' le squadre intorno a noi, io non lo capisco. Questo è uno sport in cui le decisioni tecniche, i regolamenti o l'ispirazione dell'ufficio progettazione fanno la differenza più del tuo contributo, dei tuoi commenti, della tua personalità o della tua guida. Devi solo trovarti nel posto giusto al momento giusto perché molto del successo dipende ancora dalla fortuna".

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