Chandhok racconta Michael Schumacher
30/09/2023 10:05:00 Tempo di lettura: 3 minuti

Karun Chandhok, ex pilota di Formula 1 ed attuale opinionista per Sky Sport UK, ha raccontato un aneddoto su Michael Schumacher risalente al periodo in cui entrambi erano attivi all'interno del paddock. Un aneddoto incentrato principalmente sul grande spessore umano che ha sempre contraddistinto il tedesco sette volte campione del mondo.

Chandhok e gli aneddoti su Michael Schumacher

Chandhok racconta Michael Schumacher

"Michael Schumacher era uno dei miei eroi", ha detto Chandhok ai microfoni della nota emittente televisiva. "Quando Prost si ritirò nel '93 diventai un grande fan di Michael, anche se non mi piaceva quello che faceva con Jacques Villeneuve e Damon Hill, ma nel complesso apprezzavo comunque la sua brillantezza", ha aggiunto.

L'ex pilota indiano si è poi soffermato su diversi momento che in passato si è trovato a condividere con il tedesco: "Ricordo il mio primo test di F1 nel 2007 con la Red Bull a Barcellona. Sono uscito dal box e Michael era tornato per fare un test unico per la Ferrari, dopo essersi ritirato per la prima volta nella stagione precedente. Sono uscito dal garage, l'ho seguito fuori dalla pit lane e ho pensato tra me e me «questo è semplicemente pazzesco». Era il mio primo giorno in assoluto su una macchina di F1 e stavo seguendo Michael Schumacher su una Ferrari!".

E su Bahrein 2010: "Era la mia prima gara, il giovedì, il giorno della conferenza, Michael è stato il primo pilota a salutarmi e a dirmi 'benvenuto in F1'. Poi abbiamo trascorso cinque minuti a chiacchierare, lui mi ha chiesto del mio background e da dove venivo, mi ha augurato buona fortuna per la mia stagione. Non aveva bisogno di farlo, ma l'ha fatto".

"Era la gara del suo grande ritorno con la Mercedes. In quel momento era la stella più grande, più grande di Lewis Hamilton o Fernando Alonso, era la più grande stella dello sport e stava facendo il suo grande ritorno. Non ero nessuno, non aveva bisogno di farlo e ho sempre apprezzato molto il fatto che si sia preso quei cinque minuti per farmi sentire il benvenuto in questo sport. Era un bravo ragazzo e un pilota fantastico", ha concluso Chandhok.

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