Bernie Ecclestone, ex proprietario del team Brabham, vincitrice di due campionati costruttori e quattro piloti, oltre ad aver ricoperto la carica di CEO Formula 1 prima che venisse acquistata nel 2017 da Liberty Media, è stato accusato di frode. Di seguito vi riportiamo tutti i dettagli.
Come riportato da motorsport.com, l'accusa si riferisce a un singolo capo d'imputazione per frode, formulato il 7 luglio 2015. Il tribunale aveva precedentemente appreso che Ecclestone omise di dichiarare oltre 400 milioni di sterline in trust detenuti in un conto bancario a Singapore. Giovedì 12 ottobre, il 92enne, si è dichiarato colpevole mentre compariva alla Southwark Crown Court e adesso si è appreso che Ecclestone ha raggiunto un accordo per pagare all'HM Revenue & Customs oltre 600 milioni di sterline per 18 anni fiscali.
Sky News UK sottolinea che il procuratore Richard Wright KC ha dichiarato: "Il signor Ecclestone non aveva ben chiaro come fosse strutturata la proprietà dei conti in questione. Pertanto non sapeva se fosse responsabile di imposte, interessi o sanzioni in relazione agli importi che passavano attraverso i conti".
Wright ha poi continuato dicendo: "Ecclestone riconosce di aver sbagliato perché correva il rischio che l'HMRC non continuasse a indagare sui suoi affari. Ora accetta che alcune tasse sono dovute in relazione a queste questioni".
Simon York, direttore del Fraud Investigation Service dell'HMRC ha invece aggiunto: "L'accusa penale riguarda i debiti fiscali previsti derivanti da oltre 400 milioni di sterline di attività offshore che sono state nascoste all'HMRC".
"L'HMRC è dalla parte dei contribuenti onesti e adotterà misure severe ogniqualvolta sospetterà una frode fiscale. Il nostro messaggio è chiaro: nessuno è fuori dalla nostra portata".
Questo non è il primo processo ai danni di Ecclestone. Dal 2012 al 2014 è infatti stato interrogato in Germania per corruzione. Il tutto si era concluso con il pagamento di 60 milioni di sterline senza però l'ammissione di colpevolezza.
Sulla vicenda odierna la Formula 1 ha dichiarato di non voler commentare la vicenda.
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