Turrini: «Il mio cuore sarà sempre dalla parte di Leclerc»
27/10/2023 18:00:00 Tempo di lettura: 3 minuti

Per forza di cose non rappresenta una delle tematiche più calde della Formula 1. Ma ha comunque una rilevanza importante all'interno dell'ambiente Ferrari. Stiamo parlando del dualisimo tra Charles Leclerc e Carlos Sainz, i due galli nel prestigioso pollaio di Maranello. Entrambi hanno l'ambizione di diventare campioni del mondo, entrambi vorrebbero essere i leader della squadra. Entrambi però sono anche costretti a fare i conti con la cruda realtà: oggi come oggi, al team di Maranello servono punti e non schermaglie tra i suoi piloti.

Detto questo, ma restando comunque sull'argomento, ci spostiamo su una domanda che viene posta a tantissimi seguaci del Cavallino: «Ma tu vai per Leclerc o Sainz?». Ecco la risposta di Leo Turrini.

Turrini: «Il mio cuore sarà sempre dalla parte di Leclerc»

"Onestamente credo che questa simpatica ossessione sia figlia anche dell’astinenza. Cioè, avessimo vinto qualche titolo dal 2009 in poi, ecco, forse ci preoccuperemo meno della relazione tra i due piloti", esordisce Turrini su quotidiano.net con la sua solita ironia. Il giornalista, tuttavia, non si sottrae dal palesare la sua personale opinione: "Considero Carletto più veloce di Carlitos. C’è quel dato sulle pole che è decisamente eloquente.
Qui però nasce quella che definirò sindrome Leclerc.Non ho memoria di un driver che con 21 partenze al palo abbia poi trionfato, se non ricordo make, in appena 4 occasioni. 4 su 21! Sono numeri che fanno male. Ai ferraristi in generale. E al diretto interessato in particolare".

Turrini si sofferma poi sul monegasco scrivendo: "Comprendo benissimo la frustrazione di Charles. Non è semplice adattarsi ad una verità sconfortante. Tu sei rapidissimo, sul giro secco hai un talento pazzesco. Ma da quanti anni dopo pochi chilometri hai una macchina che non ti permette di dare un senso alle premesse e alle promesse del sabato?". Dopodiché elogi anche per lo spagnolo: "In sede di gestione gara Sainz è più efficace. Forse è meno emotivo, forse ha una sensibilità “strategica” superiore. Singapore docet".

Il "verdetto" finale

Fatte le premesse, Turrini infine confessa la sua preferenza non nascondendo una punta di amarezza per la situazione attuale: "Per mia indole, io con il cuore starò sempre dalla parte di Carletto. Non ci posso fare niente. Al tempo stesso, ammetto che se, alla fine di questo mondiale stessimo 2-1 per Sainz (oggi ha 20 punti in più di Leclerc, ndr) su tre stagioni, beh, sarebbe impossibile restare indifferenti".

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