Trapoco meno di due mesi saranno trascorsi dieci gli anni dall'incidente sugli sci che ha coinvolto Micheal Schumacher mentre si trovava in montagna in quel tragico 29 dicembre. Nel 2013, il pilota tedesco fù indotto in coma mentre si trovava nell'ospedale di Ginevra in Svizzera. L'anno successivo, al suo risveglio venne invece trasferito, grazie all'autorizzazione dei medici, all'interno del suo appartamento dove da allora risiede e continua la terapia di riabilitazione. Dal 2014 però le notizie riguardanti le sue condizioni di salute sono a dir poco sporadiche.
L'amico ed ex team principal della Ferrari Jean Todt ha spiegato di aver guardato alcune gare con Schumacher in TV, mentre la moglie Corinne ha spiegato nel documentario di Netflix "Schumacher" che "Michael è qui, ma iin modo diverso". La maggior parte dei fan vorrebbero però sapere quali siano le attuali condizioni dell'ex ferrarista, ed intorno a questo silenzio sono nate tante speculazioni. Nei mesi scorsi vi abbiamo riportato anche lo scandalo scoppiato in Germania in seguito ad una sua falsa intervista generata con l'intelligenza artificiale.
Recentemente però Felix Damm, l'avvocato di Schumacher che da tempo si occupa di interagire con la stampa, ha parlato delle questioni che la famiglia ha dovuto affrontare in merito alle informazioni rilasciate. Di seguito vi riportiamo le sue parole.
Come riportato da racingnews365 Damm ha dichiarato: "Si è sempre trattato di proteggere le questioni private. Naturalmente abbiamo discusso molto su come questo sia possibile. Abbiamo valutato se un rapporto finale sulla salute di Michael potesse essere il modo giusto per farlo, ma non sarebbe finita lì e ci sarebbero dovuti essere rapporti costantemente aggiornati, perché i media avrebbero potuto riprendere un rapporto del genere e chiedere: "E come sta adesso", uno, due, tre mesi o anche anni dopo il messaggio".
L'avvocato di Schumacher ha poi concluso dicendo: "Sono rimasto stupito di quello che i media riportato anche se non ci sono informazioni affidabili; e di quanto si possano mettere insieme presunte storie partendo da zero. Si è arrivati al punto che uno ha semplicemente inventato un'intervista generandola tramite l'intelligenza artificiale per poi metterla in prima pagina. Credo che la stragrande maggioranza dei fan sia in grado di affrontare bene l'argomento e di rispettare il fatto che l'incidente ha messo in moto un processo in cui la privacy è necessaria e continuerà a essere osservata".
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