La stoffa di Fernando Alonso non viene rispecchiata dal suo palmares, composto da due titoli mondiali e trentadue vittorie. Solo quest'anno, lo spagnolo ha mostrato la sua grinta e la sua determinazione in diverse occasioni, ad esempio con la difesa su Sergio Perez nel GP del Brasile. Nella sua carriera, infatti, si è trovato molte volte al posto sbagliato nel momento sbagliato. Anche i suoi anni in Ferrari non hanno avuto il miglior esito, sfiorando tre volte il sogno di un altro campionato piloti.
In una recente intervista, Andrea Stella ha raccontato le differenze tra le esperienze a Maranello del pilota di Oviedo e di Michael Schumacher, che hanno avuto esiti opposti nonstante il talento sia innegabile in entrambi. "È una domanda interessante. Con Fernando siamo andati molto, molto vicini al successo nel suo primo anno in Ferrari, il che è molto diverso da come Michael ha iniziato il suo percorso. Ha conquistato tre vittorie ottenute grazie al suo immenso talento, piuttosto che un vantaggio tecnico della macchina. Nel caso di Schumacher c'è stato un vero e proprio cammino. Sono arrivati Ross Brawn, Rory Byrne e James Allison; c'era molta continuità, si capiva dove migliorare e lo si aggiungeva pezzo a pezzo. Questo è ciò che è mancato nell'era di Fernando. Certamente avremmo potuto realizzarlo, ma ci serviva tempo: quell'approccio era stato stabilito a metà anni novanta a Maranello", ha detto l'italiano al podcast Beyond The Grid.
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