Chinchero: «Alla partenza del GP di Las Vegas si è visto il vero Verstappen»

Ancora una volta, la prima fila di un gran premio era occupata da Max Verstappen e Charles Leclerc, rivali da una vita, con due storie molto diverse. Il primo è ormai un tre volte campione del mondo, ha uguagliato il numero di vittorie di Sebastian Vettel, e ha già scritto il suo nome tra quello dei grandi dello sport. Il secondo, invece, è ancora alla ricerca di una vettura che gli permetta di esprimere il suo talento e la sua velocità, e le statistiche e i numeri non rendono giustizia a ciò che dimostra in pista. 

Nei primi metri dopo il via, i due si sono trovati ruota a ruota, e l'olandese non ha tentennato nel mostrare la sua aggressività, prendendo una traiettoria molto larga e costringendo il suo avversario fuori pista. Questa mossa non è passata inosservata, e gli stewards hanno deciso a favore di una penalità di 5 secondi. "Mandategli i miei saluti", ha risposto il diretto interessato, che poi ha comunque vinto la gara. Commentando l'evento controverso, Roberto Chinchero ha voluto sottolineare che a Las Vegas non si è visto niente altro che il classico modo del pilota di porsi in un corpo a corpo. 

"Si è parlato di un Verstappen aggressivo, ma è chiaro che lui è quello lì. In altri fine settimana, dispone di una macchina superiore agli avversari, ha fatto gara a parte, ma quando si trova in bagarre con gli avversari è uno duro. Io credo che anche al via, in particolare con Leclerc, abbia fatto il furbetto, tirando in lungo la staccata per smorzare sul nascere ogni tentativo di difesa. Poi sono arrivati i 5 secondi di penalità, che su questa pista possono anche andare bene. In altri tracciati, quando hai un vantaggio importante dall'essere in prima posizione, per esempio quando ti aiuta stare in aria pulita per evitare il surriscaldamento, è lieve. Oggi però sono stati efficaci, e Leclerc è anche riuscito ad andare a prendere Max. Poi con la gomma hard la Red Bull era più veloce, e l'olandese ha meritato la vittoria, lottando più che in altre circostanze", ha detto il giornalista nel podcast di Motorsport Italia. 

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