La FIA blocca i furbetti, ma solo nel 2026
04/12/2023 13:00:00 Tempo di lettura: 6 minuti

La FIA ha confermato che aspetterà fino al 2026 per rivedere alcune "zone grigie" del regolamento che stanno danneggiando la possibilità delle vetture di seguirsi da vicino.

Il passaggio della F1 ai regolamenti attuali, basati sull'effetto suolo dal 2022, è stato dettato dalla volontà di consentire alle vetture di seguirsi più da vicino.  

Una delle caratteristiche principali del regolamento era quella di ridurre al minimo l'effetto in cui il flusso d'aria lontano dalla vettura e dagli pneumatici (il cosiddetto effetto "outwash"), perché questo disturbo contribuiva a una perdita di deportanza per le vetture che inseguivano. 

Tuttavia, man mano che i team hanno iniziato a "esplorare" i nuovi regolamenti, si è massimizzato sempre di più l'outwash, soprattutto attraverso le ali anteriori.

È proprio questo approccio che ha contribuito a rendere le vetture 2023 più difficili da seguire rispetto alle monoposto del 2022

All'inizio di quest'anno è stata stimata una perdita di deportanza pari al 35% quando si insegue un avversario, rispetto al 20% dello scorso anno. 

Mentre inizialmente si era pensato di apportare alcune modifiche alle regole per il 2025, il direttore della FIA per le monoposto Nikolas Tombazis ha spiegato che per risolvere il problema si dovrà attendere la prossima era regolamentare, a partire dal 2026.

La FIA blocca i furbetti, ma solo nel 2026

Le parole di Tombazis

"La dirty air [aria sporca, che proviene dalla monoposto davanti] è sicuramente peggiorata quest'anno", ha detto Tombazis. 

"Sapevamo che sarebbe peggiorata un po' con lo sviluppo, ma c'erano alcune aree particolari della vettura in cui c'erano delle "zone grigie" che non siamo riusciti a sistemare. Questo ha peggiorato la situazione", ha proseguito, specificando in seguito l'importanza dell'ala anteriore.

"Una di queste è stata la paratia dell'ala anteriore, oltre ad alcune zone del mobilio delle ruote e ai condotti dei freni all'interno delle gomme anteriori".  

Il greco, d'altro canto, ha voluto sottolineare che le monoposto 2023 sono comunque più funzionali (almeno in termini di inseguimento ravvicinato) rispetto a quelle della precedente generazione: "Penso che abbiamo imparato un po' come comportarci la prossima volta. Ma nonostante l'aria sporca sia un po' peggiorata rispetto al 2022, è ancora significativamente migliore rispetto al 2021". 

Riguardo alle tempistiche, invece, necessarie per eliminare queste zone grigie, Tombazis ha dichiarato: "Direi probabilmente nel '26. Non abbiamo intenzione di cambiare per il '25, a meno che non succeda qualcosa di imprevedibile". 

"Non credo che la situazione peggiorerà molto per il prossimo anno, perché non credo che ci siano altre scappatoie da cui attingere, come la zona dell'ala anteriore e così via. Pertanto, mi aspetto che la situazione rimanga molto simile. Inoltre, non credo che la situazione sia peggiorata nel corso dell'anno. Penso che sia stato solo quest'anno rispetto all'anno scorso", ha concluso.

 

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