Leclerc racconta la sua prima visita in pista, nata da una marachella
16/12/2023 15:30:00 Tempo di lettura: 3 minuti

"Avevo quattro anni, dissi a mio padre che non mi sentivo molto bene e non volevo andare a scuola. Ovviamente fingevo come fanno tutti i bambini". Inizia così la storia d'amore tra Charles Leclerc e i motori, in un modo genuino ed infantile. Un colpo di fulmine, si direbbe nei film, quando basta uno sguardo per sentire il tuo cuore che batte un po' più forte. In questo caso non c'è stato lo scambio di sguardi, ma sono bastati pochi giri alla pista dei go kart di Philippe Bianchi. 

Nonostante quella piccola marachella, infatti, Hervè Leclerc portò suo figlio dove lavorava un suo conoscente, Bianchi appunto, per parlare della loro passione comune, ma quello che non si sapeva era che quello sarebbe stato l'inizio di una carriera che, sulla carta, ha fatto "poco", ma che dimostra tanto potenziale. "Mio padre però, non so per quale motivo, mi assecondò e mi portò alla pista di go-kart del suo migliore amico, Philippe Bianchi. Alla vista di altri bambini che correvano in pista, volli provare anch’io. Per la mia prima macchina scelsi il colore rosso. E credo di essermi innamorato di questo sport dopo soli tre giri", ha detto il monegasco alla rivista L'Officiel. 

E sarà stata una grandissima coincidenza il colore della prima vettura di Leclerc, o forse un segno. D'altronde, non sono proprio i francofoni a definire questi elementi connessi tra di loro "un filo rosso"? "Mi piace ricordare la prima volta che vidi un Gran Premio. Ero ancora un bambino, avevo un amico il cui appartamento aveva un balcone che dava proprio sul circuito di Monte Carlo. Ovviamente tifavo già per le macchine rosse, pur non sapendo ancora che fossero Ferrari. Semplicemente era il mio colore preferito". Quello che resta è che, ventidue anni dopo, ormai alla Rossa ha dedicato la vita con un contratto che, stando a quanto si dice, arriverà fino al 2028, tra tanti bassi, ma alti vertiginosi che fanno dimenticare i momenti bui. 

Foto copertina x.com

Leggi anche: Ecco i team più «paperoni»: la lista di Forbes


Tag
leclerc | ferrari | bianchi |