Max Verstappen, intervistato da AMuS, ha criticato pesantemente il format delle Sprint Race che la Formula 1 sta utilizzando da qualche anno. La Federazione e la FOM, alla ricerca della massima spettacolarizzazione, hanno introdotto diverse novità tra cui le gare da cento chilometri, sperimentate da qualche anno effettuando anche continue modifiche al format.
Il campione del mondo in carica si è però detto frustrato da questa scelta, non risparmiando di certo le critiche. Di seguito vi riportiamo le sue parole e la sua idea riguardo questo tipo di weekend.
Max Verstappen ha dichiarato: "Ho sempre detto che capisco il lato commerciale. Ma io lo vedo dal lato del pilota. Questo toglie un po' di magia. Da bambino, quando accendevo la TV, mi chiedevo con eccitazione cosa sarebbe successo in gara. Come fan, non hai tutte le informazioni interne sul degrado degli pneumatici o cose del genere. Vedi una Red Bull, una Mercedes e una Ferrari sulla griglia di partenza e ti chiedi come andrà a finire. Una gara sprint ti permette più o meno di sapere cosa succederà il giorno dopo. A meno che non si verifichino circostanze assurde. Ad esempio, un cambiamento del tempo. Di solito si può giudicare il ritmo di gara dopo uno sprint. Credo che questo tolga tensione. Forse solo la partenza è ancora emozionante".
Parlando poi di come sia stipulato il weekend di gara l'olandese ha aggiunto: "Il format è generalmente piuttosto frenetico. Non mi dispiace avere una sola sessione di prove prima delle qualifiche. Ma le nuove qualifiche per la sprint? Non mi dà molto, perché abbiamo già fatto la sessione classica poco prima. È quella la sessione importante. Nella sprint, il vincitore conquista solo otto punti. Le differenze con il secondo o il terzo posto non sono grandi. Non fa molta differenza".
Una proposta recente, che dovrà ancora essere discussa dalla commissione, è quella di creare, solo durante gli appuntamenti che presentano la gara Sprint, un secondo parco chiuso così che i meccanici possano modificare le proprie monoposto senza rischiare qualche penalità: "Questo è un altro problema: l'assetto. Lo si blocca dopo la prima sessione di prove. Se sbagli, sei intrappolato in quell'assetto per il resto del weekend. È uno schifo. Ci è successo l'anno scorso in Brasile. Quest'anno abbiamo avuto un paio di buoni weekend sprint. Tuttavia, non ero completamente soddisfatto. Ad esempio, per quanto riguarda l'altezza da terra ad Austin. Mercedes e Ferrari non hanno certo abbassato le loro vetture di proposito. Ma una volta che si entra in pista e si sbaglia, non si può più tornare indietro. Si può solo reagire con la pressione degli pneumatici. E se la pressione degli pneumatici è alta, sei completamente perso. È fastidioso. Se si vuole continuare a fare le volate, dal mio punto di vista bisogna fare dei cambiamenti".
Leggi anche: Ecclestone sostiene Hamilton: «Ottavo titolo? Ci spero». Poi paragona Verstappen a Schumacher
Leggi anche: Ferrari 676, l'asso nella manica del Cavallino: un grande ritorno a Maranello