Ferrari, Nugnes: «La 676 sarà al limite di peso minimo. I dati del simulatore sono chiari»
16/01/2024 17:45:00 Tempo di lettura: 5 minuti

"Cambieremo il 95% dei componenti della monoposto. Detta così può sembrare una rivoluzione. Ma non lo è”. Sono le parole utilizzate, durante il pranzo di Natale della Ferrari, dal team principal della Scuderia, Frédéric Vasseur, per parlare della Rossa 2024. Una vettura che, dopo un 2023 negativo ed inferiore alle aspettative (salvo il crescendo di fine anno) dovrà riportare il team di Maranello a lottare con la Red Bull quantomeno conquistare pole e vittorie.

Una vettura che, come appreso in queste settimane, è in stato avanzato di progettazione e sviluppo, in anticipo sulla tabella di marcia grazie ai tempi con cui i tecnici hanno iniziato a lavorare su di essa. Tempistiche grazie a cui sono già andate in produzione le componenti, la prima scossa ha brillantemente affrontato i crash test FIA, l'assemblaggio ed il fire-up della vettura è diventato questione di giorni, e la power unit gira già da tempo al banco del reparto motori per affinare (come nel 2023) le mappe e la gestione dell’ibrido, oltre che l'affidabilità.

Una monoposto che, inoltre, sta già girando virtualmente al simulatore e che, secondo indiscrezioni trapelate giorni fa, avrebbe mostrato un miglioramento di circa sette decimi rispetto all'ultima evoluzione della SF-23. Indiscrezioni di progressi, va detto, forse troppo ottimistici ma che (magari non permettendo di lottare per il mondiale), come scritto su "Motorsport.com"  da Franco Nugnes, non precluderanno comunque alla Rossa di crescere ed avvicinarsi alla Red Bull.

"La superiorità della squadra campione del mondo 2023 è stata sconcertante [...]: è facile prevedere, quindi, che il trittico iridato del pilota olandese si trasformi un poker, ma non sta scritto da nessuna parte che Ferrari, Mercedes e McLaren non possano avvicinarsi. [...] A Maranello non parlano di prestazioni: nessuno si azzarda a fare un paragone della 676 con la SF-23, sebbene i dati di galleria del vento e del simulatore agli occhi dei tecnici siano chiari, chiarissimi".

Un lavoro sulla vettura 2024 che, a quanto emerge, in GeS sono convinti di aver eseguito al meglio, senza esporsi sulle prestazioni. Un lavoro che, di fatto, ha portato i tecnici a raggiungere (anche se la certificazione avverrà solo a vettura assemblata) l'obiettivo di una monoposto sotto al limite minimo di peso, su cui poter piazzare delle zavorre in zona strategiche, a tutto vantaggio di bilanciamento e prestazione.

"Dalla Gestione Sportiva, però, emergono elementi indicativi di un cambiamento importante: la rossa 2024 [...] sembra aver raggiunto un target di progetto che lo staff diretto da Enrico Cardile ha cercato con insistenza. La Ferrari 676 dovrebbe andare sotto al limite del peso minimo per la prima volta da quando è stato varato il regolamento delle monoposto a effetto suolo. Pare che la SF-23 abbia iniziato la stagione scorsa con circa 6 kg in più rispetto ai 798 kg fissati".

Un limite di peso minimo che, con tutta probabilità, verrà raggiunto anche dalla Red Bull e che, a Maranello, è stato raggiunto lavorando in maniera certosina in quasi tutte le zone della vettura.

"Anche la Red Bull andrà sotto il limite e potrà muovere un po’ di zavorra che sulla RB19 non si è mai vista, ma il dimagrimento della rossa sarà una chiave del salto di qualità: fintanto che la prima vettura non sarà montata sarà difficile fissare l’effettivo peso, ma il lavoro di affinamento svolto è stato certosino e ha riguardato quasi tutti gli aspetti della vettura. [...] Il solo intervento sul peso dovrebbe valere più di un decimo e mezzo sul tempo sul giro. L’effetto benefico non dovrebbe essere limitato alla prestazione pura, ma anche alla salvaguardia degli pneumatici".

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Foto copertina media.ferrari.com


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