Horner, guerra di potere con Marko dietro alle accuse ricevute: l'indiscrezione del Telegraph
06/02/2024 10:15:00 Tempo di lettura: 5 minuti

La stagione di F1 non è ancora iniziata, ma le notizie clamorose per il Circus non mancano. Dopo il clamoroso colpo messo a segno dalla Ferrari, con l'ingaggio di Hamilton, un'altra notizia bomba potrebbe abbattersi sul paddock, con le possibili dimissioni di Chris Horner da team principal della Red Bull dopo le accuse di 'comportamento inappropriato' nei confronti di una dipendente (con relative indagini) emerse nella giornata di ieri.

Una notizia divenuta pubblica mentre i team principal della F1 erano impegnati nella F1 Commission a Londra che, immediatamente (tra l'imbarazzo generale), è stata smentita dallo stesso Horner, che ha bollato come false le accuse a suo carico. Un tempismo curioso che, secondo alcuni, è stato scelto a proprio per causare il massimo imbarazzo al manager austriaco. Una "bomba" a cui, come detto, è seguita un’indagine dell'azienda per determinare a verità e che potrebbe portare Horner, se ritenuto responsabile, a lasciare l'azienda. Notizia che, secondo il "Telegraph" potrebbe essere ascrivibile ad una lotta di potere jnterna alla squadra, nata dopo la morte del boss Dietrich Mateschitz nel 2022, tra la parte austriaca dell'azienda (che ha avviato l'indagine al posto di Milton Keynes) e il team diretto da Horner.

"Mateschitz, [...] era il capo. La sua parola non ammetteva discussioni. Il team di F1 era la sua passione. Dalla morte, ironicamente, poiché le cose in pista hanno avuto sempre più successo, le cose dietro le quinte sono diventate confuse. Inizialmente ci si chiedeva se il denaro avrebbe continuato a fluire [...], se i partner tailandesi della Red Bull avessero altre idee. Dubbi sono stati apparentemente messi a tacere quando Red Bull ha nominato un CDA per supervisionare l'impero dopo la morte del fondatore, con la F1 che è caduta sotto l'ex presidente del Lipsia, Mintzlaff".

Un nuovo assetto che, come detto, ha fatto nascere tensioni nel gruppo, e nel team, con Christian Horner in rotta di collisione con il super consigliere Helmut Marko.

Horner, guerra di potere con Marko dietro alle accuse ricevute: l''indiscrezione del Telegraph

"[...] Mintzlaff sembrava ritenere che la squadra fosse redditizia e vincente e volesse lasciarli andare. Ma le voci per cui Horner avrebbe avuto rapporti tesi con l'Austria si sono rifiutate di svanire. Lo scorso autunno, [...] si rinnovarono le speculazioni secondo cui Horner è ai ferri corti con il consulente della Red Bull, Helmut Marko. [...] Si suggeriva che Horner volesse estromettere l'ottantenne".

Una possibile lotta di potere che, negli scorsi mesi, era stata minimizza (mai del tutto negata) dai due diretti interessati.

"[...] Horner ha riconosciuto che ci sono state alcune 'piccole divergenze di opinione' tra lui e Marko sulla direzione della Red Bull dopo la morte di Mateschitz, ma ha insistito che 'tutto andava bene', mentre Marko ha detto che 'il signor Horner' non sarà la persona a dirgli quando il suo tempo in F1 sarà scaduto".

Lotta che se confermata, per il quotidiano inglese, potrebbe essere sanguinosa per Horner, dato che Marko è molto potente all'interno della compagine di Milton Keynes.

"Se Horner fosse impegnato in una lotta per il potere con Marko, sarebbe sanguinosa. L'austriaco, pur avendo 80 anni, è stato determinante nel portare Verstappen nel team [...] e continua ad avere enorme influenza sul tre volte campione. Era amico e confidente di Mateschitz".

Una situazione che potrebbe evolversi rapidamente, anche se il boss della Red Bull continua a professare innocenza.

"Fonti vicine al team temono che possano emergere ulteriori accuse. Horner è fermamente convinto di non aver fatto nulla di male".

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Foto copertina www.redbullcontentpool.com


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