Red Bull nel caos: la parte thailandese ha offerto l'avvocato «indipendente» a Horner
31/03/2024 21:15:00 Tempo di lettura: 3 minuti

Nel paddock sembra essere già tramontato il polverone causato dallo scandalo Horner: sarà che forse per la prima volta al GP d'Australia c'era qualcosa altro di cui discutere riguardo la Red Bull, essendo che la vettura di Verstappen è stata vittima di un clamoroso guasto, oppure perchè in Formula 1 tutto corre così in fretta che una notizia è già roba vecchia al giorno dopo. Fatto sta che al momento non si parla più di questioni legali mosse dalla dipendente offesa, quanto al mercato e ai possibili trasferimenti di Verstappen e Newey in altre squadre. 

La Red Bull GmbH, ossia l'azienda principale, ha però ancora delle belle gatte da pelare, dato che questo caso ha fatto emergere una crisi di potere all'interno della compagnia. Al momento, infatti, le quote della società sono divise tra gli eredi della famiglia Mateschitz e il magnante thailandese Chaleo Yoovidhya. Quest'ultimo detiene il 51% delle azioni, ma la sua influenza non era così rilevante mentre il fondatore era ancora vivo. Tuttavia, dopo la morte dell'uomo di affari  il suo potere si è allargato sempre di più, e adesso è il momento di affondare il colpo finale. 

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Yoovidhya, infatti, sostiene la posizione di Horner dal momento in cui è uscito lo scandalo e sta usando la sua "maggioranza" per farlo scagionare. Nei giorni scorsi, c'è stato un incontro a Dubai tra il britannico e i capi della Red Bull riguardo alla sua posizione, che ne è uscita persino rafforzata, e il magnante thailandese sarebbe disposto a dargli appoggio nel suo percorso per conquistare sempre più potere, fino alla vetta della Red Bull Sports, come riporta AMuS. C'è però un nodo molto importante nella questione: il contratto di Max Verstappen, il cui manager era al medesimo incontro, ma non ne è uscito pienamente soddisfatto. 

L'ultima "bomba" è arrivata da Business Insider F1, un magazine abbastanza rinomato, il quale ha svelato come il presunto "avvocato indipendente" ingaggiato dalla Red Bull per valutare il caso abbia, in realtà, dei legami con il thailandese. L'indagine, quindi, non è stata così pulita come volevano far credere, ma difficilmente verrà fuori la verità. Sarà solo il tempo a parlare, e ai tifosi verrà dato solo il risultato patinato di alcune scelte fatte sottobanco. 

 


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