Dopo il deludente GP del Canada, la Ferrari sembra non aver definitivamente archiviato le difficoltà emerse al Montreal che, al contrario, si sono presentate anche in Spagna, almeno guardando il risultato delle qualifiche del Montmelo, in cui la SF-24 (dotata dei nuovi sviluppi, a completare il pacchetto di Imola) non è apparsa in grado di tornare ad essere, come minimo, seconda forza in campo. Cronometro alla mano invece,
oltre al gap accusato dal tempo pole di Lando Norris, la Scuderia esce dalla qualifica iberica recitando il ruolo di quarta forza in campo, dopo essere stata battuta dalla Red Bull di Verstappen, dalla McLaren di Norris che non è più una sorpresa e persino dalla Mercedes che sembra aver trovato la quadra della W15.
Una qualifica che, inevitabilmente, ha causato non poco malcontento tra i tifosi e che ha fatto scattare qualche domanda in merito alla bontà degli sviluppi introdotti che, dal GP di Imola, non sembrano aver garantito quel plus che era lecito attendersi, anche data la loro portata. Una qualifica la cui unica chiave di lettura positiva potrebbe annidarsi nelle scelte tattiche finalizzate a dare priorità alla gara, sia in termini di assetto per temperature di pista più fredde sia per aver salvato una gomma nuova Soft per il via. Una qualifica che, nel suo blog "Profondo Rosso", è stata analizzata da Leo Turrini che, in primis, non ha nascosto il disappunto per la prestazione della Rossa, come detto da quarta forza, soprattutto in virtù degli sviluppi portati in pista.
"A Barcellona in pole c’è Norris con McLaren. Davanti a Verstappen, che non vedo come possa perdere questo mondiale. Per i suoi meriti personali, nel senso che Red Bull ha smesso di essere dominante. [...] Poi ci sono le Mercedes. [...] Le due Ferrari occupano la terza fila. Cioè, cronometro alla mano, Leclerc e Sainz stanno dietro a tre scuderie. Qui ci sarebbe da sviluppare un lungo e complicato discorso sulla qualità, chiamiamola così, degli sviluppi usciti dalle officine di Maranello".
Uno stato dell'arte che, per quanto duro, è impossibile da non accettare ma che, auspicabilmente, potrebbe mutare nella giormata di domani, sia a causa dei distacchi contenuti sia a causa della possibilità di giocare a livello tattico in una gara che, probabilmente, sarà almemo a due soste.
"In qualifica, adesso, la Ferrari va, sia pure di poco, più piano di McLaren, Red Bull e Mercedes. Punto. Dopo di che, la corsa è un’altra vita e con distacchi non enormi si può provare ad inventare qualcosa. Per ora, al sabato ci sono tre scuderie più competitive della Ferrari. La domenica, tu chiamami se vuoi aggiornamenti".
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