È un momento davvero ricco di questioni da affrontare, temi da discutere e decisioni da prendere, quello che sta vivendo Carlos Sainz, che alla vigilia del GP d’Austria non ha perso occasione di parlare, nel corso dei consueti incontri con i media, di tutte le tematiche di attualità. Tematiche come lo screzio, figlio della battaglia a Barcellona, con Charles Leclerc, come una Ferrari che arriva al Red Bull Ring con diversi interrogativi dopo due fine settimana di gare negativi e un futuro ancora da decidere con svariate trattative che sta portando avanti con team come Williams, Alpine e Audi per trovare la sistemazione migliore per il 2025, ma soprattutto per il 2026.
Carlos Sainz, dunque, ha fatto il punto della situazione e, per prima cosa, ha toccato il caso di Barcellona, smentendo le voci secondo cui avrebbero violato un team order, per poi chiudere definitivamente la questione, sottolineando comunque l'ottimo rapporto tra lui e il team mate Leclerc.
“Se ci fosse stato un ordine sarei stato il primo a rispettarlo. Avete visto che quando mi hanno chiesto di dare strada a Charles l’ho fatto, ho sempre rispettato ogni ordine e se ho fatto una manovra è perché non esisteva un’indicazione precisa. Tuttavia, possiamo sederci e discutere se fosse la mossa giusta, ma a parte questo non commenterò di più. In altri team non è così. Io e Charles ci troviamo spesso a condividere lo stesso pezzo d’asfalto e questo accade da tre stagioni. Credo che il nostro rapporto sia sempre stato di reciproco rispetto”.
Poi il madrileno ha analizzato i problemi della SF-24, sottolineando come per lui le curve ad alta velocità, in cui si innesca ancora il fenomeno del porpoising (mai del tutto risolto dalla Scuderia), sia il vero punto debole della Rossa.
“Credo che l'alta velocità rimanga un punto debole della macchina. Non sono un grande fan dei rimbalzi che abbiamo in quelle situazioni. Il bouncing non fa bene alle gomme, quindi anche se può impattare poco nelle curve ad alta velocità, non mi piace l’effetto che il rimbalzare ha sugli pneumatici, continuo a pensare che questo sia un punto che debba essere affrontato visto che siamo nella terza stagione con questo regolamento e stiamo ancora lottando con il rimbalzo”.
Carlos ha poi analizzato i problemi della Ferrari a Barcellona e i passi in avanti dei rivali, probabilmente maggiori di quelli della scuderie di Maranello.
“Non penso sia stato un problema di setup, è sempre lo stesso da inizio stagione, di base stiamo guidando la macchina in modo molto simile. Da inizio anno l'abbiamo migliorata aggiungendo carico aerodinamico, ma anche i nostri rivali aggiornano le vetture, quindi non siamo certo noi a fare un passo indietro quanto gli avversari che stanno facendo un ottimo lavoro”.
Immancabile poi una domanda sul suo futuro, le cui trattative più realistiche sembrano ormai essere quelle con Williams, Audi e Alpine.
“Ci siamo imposti di non farci influenzare dalle prestazioni. L’obiettivo è concentrarci sul progetto, sulle sensazioni e, ovviamente, le proposte. Non è facile perché lo spirito competitivo ti porta a vedere chi è più veloce, ma non credo che l'ultima gara di ogni squadra sia un punto rappresentativo di dove saranno nelle prossime due stagioni”.
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Foto copertina www.ferrari.com