Zhou non ci sta: tra razzismo e pregiudizi getta ombre su Bearman

Guanyu Zhou è uno dei piloti che ancora non è certo di essere sulla griglia di partenza anche il prossimo anno. Il suo arrivo in Formula 1 è stato un fatto storico per la categoria e per l'intera Cina. Il pilota della Sauber è infatti stato il primo cinese a correre in F1. Durante un'intervista rilasciata a The Race Zhou è stato molto critico rivelando come il trattamento che ha ricevuto lui è stato molto più duro di quello che qualche settiamana fa ha avuto Oliver Bearman quando è stato ufficializzato con la Haas dalla prossima stagione. Di seguito vi riportiamo le sue parole.

Le parole di Zhou

Zhou parlando della disparità di trattamento ricevuta da lui rispetto a quella che sta avendo in queste settimane Oliver Bearman ha dichiarato: "Nel 2021, quando ho firmato un contratto con l'Alfa Romeo, la gente mi ha insultato in modo razzista perché non ha seguito la mia carriera. Perché la Haas non tiene conto della pessima stagione in F2 di Bearman? Sono arrivato al terzo posto in F2, vincendo quattro gare quell'anno, ma ora un pilota fuori dalla top 10 ha ottenuto un posto in Formula 1, e c'è molto sostegno per lui".

Il pilota della Sauber ha poi continuato dicendo: "Questa situazione dimostra che i pregiudizi sulla nazionalità sono una realtà. È difficile da cambiare quando si è asiatici e si proviene da diversi Paesi dell'Asia, ma non mi preoccupo di questo". 

Parlando invece del suo Gran Premio di casa, il giovane cinese ha detto: "Il GP di Shanghai è stato fantastico. L'atmosfera era anche meglio di quella che c'è a Silverstone. È stato incredibile vedere il sostegno di tutti e sapere che erano lì solamente per una persona. D'altro canto però credo che nessuno si aspettasse che un pilota cinese fosse in F1 e non credo che ce ne sarà uno nei prossimi cinque o dieci anni".

Leggi anche: Hulkenberg non si lascia abbattere dalle statistiche: «La scelta Audi la dice lunga sul mio conto»

Leggi anche: McLaren, Brown ci crede: «Entrambi i campionati sono una priorità ma non sarà facile»