Ecco perché l'Alpine ha scelto Doohan (nonostante avesse alternative migliori)
Nella giornata di ieri è arrivato l'annuncio ufficiale: Jack Doohan sarà un pilota Alpine in Formula 1 nel 2025. Cerchiamo di capire insieme i motivi che hanno portato la squadra francese a puntare su di lui, piuttosto che su altri profili.

24/08/2024 08:00:00 Tempo di lettura: 3 minuti

L'Alpine ha scelto Jack Doohan per rimpiazzare Esteban Ocon nel 2025. Il pilota francese, infatti, lascerà la squadra per trasferirsi alla Haas.

La carriera di Doohan

Il curriculum del classe 2003 è tutt'altro che eccellente: zero titoli vinti nelle categorie minori, ma diversi risultati interessanti.

Il figlio di Mick (cinque volte campione del mondo di MotoGP), ha terminato la F3 in seconda posizione nel 2021, per poi piazzarsi terzo in F2 lo scorso anno.

Nella stagione corrente, invece, Doohan sta ricoprendo il ruolo di terzo pilota in Alpine, lavorando così a stretto contatto con la squadra.

Questa esperienza ha senza dubbio agevolato la sua promozione, ma perché il team ha deciso di puntare su di lui? Noi abbiamo un'ipotesi.

Ecco perché l''Alpine ha scelto Doohan (nonostante avesse alternative migliori)

L'importanza di mandare un segnale

Viste le prestazioni della monoposto, ad Enstone si sentiva la necessità di mandare un segnale: l'Academy dell'Alpine permette ai suoi giovani di sbarcare in Formula 1 con la propria squadra. 

Gli ultimi talenti cresciuti nel suddetto programma sono, infatti, passati ad altre scuderie: stiamo parlando di Oscar Piastri (pilota McLaren) e Guanyu Zhou (pilota Sauber).

Dopo la complicata vicenda che ha coinvolto l'australiano nell'estate 2022, il team francese ha deciso di dare fiducia a un altro australiano, ovvero Jack Doohan.

Eppure di opzioni sul mercato ce n'erano: da Mick Schumacher - già pilota Alpine, ma nel WEC - a Gabriel Bortoleto (per una sorta di vendetta con la McLaren), passando per Paul Aron e Felipe Drugovich, ad esempio.

D'altro canto, come dice un famoso modo di dire: di necessità virtù. In questo caso, la necessità era mandare un messaggio alle scuderie rivali e, perché no, ad altri giovani piloti in cerca di opportunià.

Tale messaggio è arrivato forte e chiaro, ma ora c'è bisogno che venga supportato dalle prestazioni in pista. Riuscirà Doohan ad essere all'altezza? Non ci resta che attendere per scoprirlo.

 

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