La notizia del passaggio di Andrea Kimi Antonelli in Mercedes era il segreto di Pulcinella del paddock; tra test con le vecchie vetture, ore nel garage della squadra e, infine, le Prove Libere a Monza, era chiaro che l'annuncio era solo una questione di tempo. Anzi, lo si sapeva già da quando gli è stato chiesto di fare il salto dalla FRECA alla Formula 2. Anzi ancora, lo si sapeva da quando a Lewis Hamilton è stato offerto un contratto nella formula 1+1. Perchè tutto nasce da qui, dalle negoziazioni tra il sette volte campione del mondo e Toto Wolff, che non si sono trovati d'accordo con la durata dell'ingaggio: il primo cercava un 2+1, mentre il secondo voleva avere il coltello dalla parte del manico ed essere pronto a chiamare in cattedra il giovane italiano, qualora si fosse dimostrato pronto.
Hamilton si è sentito tradito dal team a cui aveva offerto così tanto, ed è corso nelle braccia di chi era disposto a valorizzarlo e trattarlo come voleva, ossia la Ferrari. E Wolff, un po' tremando e un po' sghignazzando, si è trovato libero di puntare sul suo talento dell'Academy e costruire il suo Max Verstappen. Perchè si sa che all'austriaco non è mai andato giù il fatto di aver perso quel giovane olandese veloce e irruento quando era ancora nei kart, cedendolo agli avversari, che lo hanno reso la macchina da guerra più insidiosa per l'impero Mercedes.
E così, se non si può avere Verstappen l'unica soluzione è crearlo, prendere un giovane dai kart e dargli tutti gli strumenti per crescere e portarlo in Formula 1 con ancora molto da imparare. Poco importerà se uscirà di pista, se le prenderà da Russell o se butterà fuori gli avversari; maturerà in fretta, imparando a nuotare già nella piscina con l'acqua alta. E quando ne uscirà, a suo tempo e con i mezzi giusti, sarà inarrestabile. Chissà se ancora Wolff alla guida della squadra, o se si starà compiacendo della sua stella mentre guarderà le gare dal divano.
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