Il turnover di tecnici dettato dall'ego: il commento di Capelli
04/09/2024 17:00:00 Tempo di lettura: 2 minuti

Oltre al mercato piloti, quest'anno anche le trattative tra gli ingegneri hanno tenuto parecchio banco. Tutto è nato da quando Adrian Newey ha annunciato che avrebbe lasciato la Red Bull, e subito sono partite le speculazioni sul suo futuro, nonostane il progettista abbia più volte ripetuto che vuole prendersi prima una lunga pausa. E, per causalità o semplice coincidenza, la RB20 ha smesso di essere performante proprio da quel periodo, e all'alba del GP di Monza Max Verstappen ha rimpianto l'addio del CTO. 

Tuttavia, per Ivan Capelli è presto per vedere l'influenza dell'addio di Newey. "Le monoposto di oggi vanno o non vanno, con tra l'altro un'affidabilità molto alta, e ancor più di prima quello che si studia oggi verrà messo in pista dopo molti mesi. Per cui, nell'immediato, la partenza di un ingegnere da un team, e penso ai casi di Newey e Cardile della Ferrari, non è un problema, ma alla lunga può rivelarsi tale se non arriva la contromisura all'altezza", ha spiegato l'esperto a InNetweek. Tuttavia, nella serie di trattative per le sostituzioni entra in gioco un fattore estremamente umano: "Poi c'è anche un aspetto che esce dal puro ambito tecnico. La Formula 1 è arroccata su un pensiero di base: ci sono delle posizioni acquisite e in un modo o nell'altro vanno mantenute. La competizione può cambiare questo stato di cose, ma alla fine quello dev'essere il valore in campo". 

 

Foto copertina x.com

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