La Red Bull resta senza strategia: spunta il nome di chi lo sostituirà
30/09/2024 21:30:00 Tempo di lettura: 3 minuti

La presente stagione di Formula 1 sta passando dalle stelle alle stalle per la Red Bull: dopo un inizio a dir poco dominato, dove lo spettro della crisi sembrava ormai un lontano ricordo, sono emersi dei seri problemi con la comprensione della RB20. Nel mentre, i rivali continuavano a crescere e, come spesso accade, quando non si vince più ritornano le tensioni, gli screzi interni, che rovinano ancora di più l'ambiente e causano un circolo vizioso. E così, nel corso degli ultimi mesi, dei grandi nomi del team di Milton Keynes hanno cercato fortuna altrove, spinti da una posizione migliore e da opportunità più grandi. 

Dopo l'addio di Newey e Wheatley, la scorsa settimana la McLaren ha annunciato di aver ingaggiato anche il capo delle strategie della Red Bull, ossia Will Courtenay, nel ruolo di direttore sportivo. La squadra ha perso un pezzo molto importante, vedendo anche il contributo che l'uomo ha avuto nelle vittorie folli di certe gare, ma Helmut Marko non si è scomposto troppo, dando anche il nome di chi sostituirà l'ingegnere. "È uno sviluppo naturale, quando hai successo i rivali vengono a soffiarti il personale", ha detto l'austriaco a Motorsport Magazine. "L'offerta che abbiamo fatto a Will non gli interessava, e ha accettato la proposta della McLaren di diventare direttore sportivo, che gli conviene anche economicamente. Noi abbiamo già chi potrà prendere il suo posto: Hannah Schmitz. La cosa più importante, però, è tenere Verstappen". 

Hannah Schmitz al momento è la Principal Strategy Engineer, ovvero "il braccio destro" di Courtenay. L'ingegnera è anche nota al pubblico per essere una delle più famose donne in Formula 1, autrice di strategie vincenti con le vetture di Verstappen e Perez, nonchè paladina dell'inclusività e della presenza femminile nel motorsport. Al momento non c'è ancora alcuna ufficialità, ma dovrebbe arrivare quando finirà il contratto del suo collega. E chissà, magari la rivedremo sul podio, luogo che non vede una donna da circa due anni (è dal 2022 che non sale una figura femminile a ritirare il trofeo dei Costruttori). La stratega ha avuto i suoi momenti di gloria, ma ha deciso di non salirci più per via delle critiche subite nel corso degli anni. Se accetterà ancora sarà un bel messaggio: le donne appartengono al motorsport. 

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