«Crescita Ferrari figlia del calo McLaren e Red Bull? Roba da complottisti». L'idea di Turrini
26/10/2024 07:30:00 Tempo di lettura: 4 minuti

C'è un dato di fatto che è emerso dal GP degli Stati Uniti Uniti: la Ferrari è stata la grande sorpresa di Austin. Charles Leclerc infatti, dopo una partenza perfetta con cui ha beffato Norris e Verstappen, ha preso la testa della gara senza lasciarla fino al traguardo, per costruire un inatteso successo in Taxas, che per la Scuderia mancava dal 2018. Il monegasco, quarto al via, ha costruito la vittoria grazie, come detto, all'attacco alla prima curva, in cui ha sfruttato la bagarre tra i piloti in prima fila, issandosi al comando e grazie ad una perfetta gestione della gara, di gomme e delle situazioni, sfruttando il potenziale di una Ferrari che si è rivelata la vettura da battere, come confermato del secondo posto di Sainz.

Leclerc, dunque, ha centrato l'ottava vittoria in carriera e la terza stagionale mentre la Rossa ha colto il quarto centro 2024 che, di fatto, certifica la bontà della crescita della vettura (senza modifiche ad Austin, dove si è deciso di massimizzare il potenziale del pacchetto e dell'ala introdotta a Singapore), nonostante la SF-24 soffra ancora nel giro da qualifica. Un problema non allarmante, considerando che grazie agli sviluppi di Monza la Rossa è diventata la vettura migliore nella gestione gomme come confermato in Texas in cui, malgrado la gara d'attacco, i ferraristi non hanno avuto problemi: un punto di forza che potrebbe aiutare nel finale di stagione.

La Rossa, ora, ha ridotto a 8 punti il gap dalla Red Bull tra i costruttori, e a 48 quello dalla McLaren che sembrava in fuga. Un quadro che apre a possibili scenari inimmaginabili fino a prima del via della gara texana, visto che questa Ferrari potrebbe vincere altre gare da qui a fine campionato e riuscire, miracolosamente, a riportare a Maranello un titolo costruttori che manca dal 2008 e che, per come si era messa la stagione, sarebbe il certificato di una impresa.

Una speranza auspicata da tutti, dal team fino a tifosi e piloti, e di cui ha parlato Leo Turrini nel suo blog "Profondo Rosso", sottolineando quanto secondo lui la crescita del Cavallino non sia da ricondurre alle azioni della FIA per bloccare le azione poco chiare della McLaren sulla flessione delle ali posteriori e della Red Bull sulle regolazioni d'assetto lavorando sul T-Tray, quanto di una vera e propria crescita figlia di idee nuove, di metodologie nuove e di un certosino lavoro di tutta la Gestione Sportiva.

"Messico e nuvole per me significa il redivivo sogno Ferrari. Lo dico sommessamente e senza pretendere di convincere. Non sono d’accordo con chi attribuisce alle mosse Fia sulle ali posteriori e anteriori di McLaren e Red Bull la riscossa Rossa. [...] Se questa fosse la spiegazione vorrebbe dire, beh, che a Maranello non hanno meriti. E questo non è giusto nei confronti di tutti, da Vasseur in giù. Questo è l’ossimoro dei complottisti ferraristi: se stiamo al top o lì vicino soltanto perché gli altri hanno smesso di barare (cit.) allora il corollario è che non è in atto una crescita vera del Reparto Corse. [...] E io invece voglio sperare che la rinascita, auspicabilmente duratura, sia frutto di un metodo, di una politica, di una cultura, persino di una filosofia".

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Foto copertina www.ferrari.com


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