Sainz o la Ferrari: chi ha sbagliato nel pit stop ritardato?

Nel corso del Gran Premio di Las Vegas, Carlos Sainz ha perso circa 3 secondi di tempo complessivo in gara a causa di un malinteso con il muretto della Ferrari. Chi ha sbagliato tra le parti? Cerchiamo di capirlo insieme.

L'episodio

Al giro 27 della corsa, lo spagnolo ha imboccato la corsia box per effettuare il secondo cambio gomme di giornata, ma qualcosa è andato storto.

Appena prima di entrare effettivamente nella pit lane, Sainz ha ricevuto una comunicazione dal proprio ingegnere di pista: "Resta fuori, non siamo pronti".

A tale affermazione, Carlos ha risposto in maniera decisa: "Svegliatevi ragazzi", ma forse ha anch'egli delle responsabilità.

Le responsabilità

In quel momento di grande confusione, la priorità per la Rossa era effettuare uno scambio di posizioni tra il classe '94 e Charles Leclerc, nel frattempo impegnato a difendere la posizione su Lewis Hamilton.

Nel 26° passaggio, però, Sainz si era rifiutato di lasciar passare il compagno, chiedendo alla squadra di anticipare la sosta. Dopo un ulteriore giro in pista, il team gli ha ribadito la volontà di scambiare le posizioni, ma senza mai dare allo spagnolo il segnale "Box, box"; utilizzato per richiamare il pilota in pit lane.

Insomma, Carlos ha dedotto che la Ferrari sarebbe stata pronta per montare un set di gomme nuove sulla sua SF-24. Di chi è, quindi, la "colpa"? Verrebbe da dire che, nonostante la scuderia non abbia reagito prontamente alla richiesta del numero 55, è stato pur sempre Sainz ad imboccare la corsia box senza aver ricevuto il via libera per farlo; quindi si è trattato di un semplice malinteso, in cui entrambe le parti sono complici.

Un malinteso che, per fortuna, non ha influenzato il risultato finale; ma che non può assolutamente ripetersi nelle ultime due uscite di questa stagione, vista la possibilità di conquistare il Mondiale Costruttori.

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Foto copertina www.ferrari.com

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