Doppietta Las Vegas - Qatar: i piloti criticano il ritmo insostenibile
25/11/2024 17:45:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Noi italiani abbiamo fatto il "sacrificio" di svegliarci alle 7 del mattino di domenica per guardare il GP di Las Vegas; un orario abbastanza decente, considerando i ritmi che il personale del paddock doveva tenere dall'altra parte dell'oceano. Infatti, essendo che si corre sotto le luci della città, con la partenza della gara e della qualifica previste alla mezzanotte locale, piloti, ingegneri e meccanici si sono trasformati in gufi, vivendo durante la notte e dormendo durante il giorno. "Sono andato a letto alle 4 del mattino e mi sono alzato a mezzogiorno, il più tardi possibile, altrimenti non avrei retto questi orari. Domani mi alzerò all'una", ha raccontato Carlos Sainz in conferenza stampa dopo le qualifiche. "La colazione è alle due del pomeriggio, pranzo alle 19 e cenerò tra circa due ore. Ma qui funziona così, e dobbiamo adattarci". "Si va a letto alle 5, 6 del mattino, per iniziare la giornata dopo mezzogiorno. Non si vede molto il sole, e questo scombina i nostri ritmi", ha fatto poi eco Lewis Hamilton interrogato dai media sotto il podio. 

E quello che rende ancora più ostica questa trasferta è il fatto che domenica si correrà in Qatar, 11 ore in avanti rispetto a Las Vegas. La criticità maggiore sarà gestire il sonno e il jet lag, specialmente per chi, al contrario dei piloti, non viaggia in prima classe o con i jet privati. "Nessuno sarà nelle condizioni ottimali, ma siamo tutti sulla stessa barca", ha spiegato Russell. Per scendere in pista lucidi e carichi, è necessaria una precisa preparazione fisica, che si studia sin dalle settimane precedenti all'evento. "Tutto dipende dal livello di fitness di ognuno. Per il corpo sarà uno shock, ma se uno si mantiene sano e in salute, non ha preso freddo a Las Vegas, ha preso la melatonina quando serve e ha dormito il giusto si parte nel modo migliore", ha aggiunto poi il vincitore del GP. E la parte peggiore di questo calendario la subiranno le circa 4000 persone che si muovono con il paddock "Ci sono decine di persone che adesso stanno lavorando ancora, smontano le macchine, i garage e si occupano della logistica. Nessuno dormirà molto", ha commentato Hamilton. 

Per il prossimo anno ci sarà una piccola modifica, dopo che tutti si erano lamentati per la gestione anche lo scorso anno: il GP di Las Vegas sarà sempre il primo appuntamento della tripletta finale ma si correrà di sabato, più precisamente il 29 novembre, per lasciare un giorno in più di riposo. Meglio che niente, anche se la situazione si può ancora migliorare. Carlos Sainz ha proposto di anticipare la partenza di un paio d'ore. Chissà se verrà preso in considerazione. 

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