James Vowles si schiera come alleato FIA: recentemente il team principal della Williams ha espresso le sue più sincere opinioni sulla bufera che vede i piloti e la FIA "nemici": "Ho ancora fiducia nella FIA", ha detto Vowles ai media, tra cui PlanetF1.com. "Quello che guardo di più è: abbiamo una serie di regolamenti che vengono controllati secondo gli standard giusti?Abbiamo un set di regolamenti per il 2026 che siano adatti a ciò che stiamo producendo? E la risposta a tutto ciò è, fondamentalmente sì. Stiamo cogliendo alcuni punti critici che riguardano se i conducenti dovrebbero o meno parlare in quel modo. Ora, la mia prospettiva è abbastanza chiara su questo, quando sei in macchina sotto pressione, penso che sia normale aspettarsi che qualsiasi essere umano risponda in quel modo, perché stai mettendo a repentaglio la tua vita all'estremo."
"A parte questo, penso anche che abbiamo una responsabilità nei confronti del mondo, e spero di non essere colto in fallo dalle mie stesse parole, ma penso che tu stia osservando un elemento molto piccolo. Guardo la FIA nel suo complesso. Abbiamo un insieme di regolamenti in cui credo e di cui mi fido" ha concluso.
Il team principal inglese ha voluto dunque appoggiare non solo l'intera Federazione ma sopratutto colui che sta al vertice, Ben Sulayem. Il Presidente FIA ha difatti ripreso poco tempo fa l'argomento sulle parolacce in una recente conferenza, dove ha dichiarato: "Dobbiamo fare una distinzione tra il nostro sport, il motorsport, e la musica rap", ha detto il 63enne emiratino - "Non siamo rapper, sai. Dicono la parola con la F quante volte al minuto? Noi non ci siamo. Quelli sono loro e noi siamo [noi]". A scagliarsi contro queste espressioni tra i piloti è stato Lewis Hamilton, contrariato dal linguaggio discrimatorio con cui Sulayem ha usato il termine rapper: "Non mi piace il modo in cui si è espresso. Dire 'rapper' è molto stereotipato e se ci pensi, la maggior parte dei rapper sono neri . Ha fatto puntare il discorso come se noi non siamo come loro; penso siano state utilizzate parole sbagliate, c'è un elemento razziale nel suo discorso" ha concluso.
Questa faida tra FIA e piloti giungerà al termine o toccherà un punto di non ritorno?
Foto copertina www.williamsf1.com
Leggi anche: Ben Sulayem rincara la dose: «Forse toglieremo i team radio»
Leggi anche: Williams, Vowles: «Colapinto resta un mio pilota. Lo rivoglio»
Leggi anche: Sainz si schiera contro la FIA: «Ci impongono troppe restrizioni»