Durante il primo giorno di test pre-stagionali di Formula 1 in Bahrain, Mario Isola, responsabile Motorsport di Pirelli, intervistato da Mara Sangiorgio per Sky Sport F1 Italia, ha parlato di alcune interessanti novità riguardo agli pneumatici per la stagione 2025. Tra continuità e innovazione, Pirelli ha lavorato per garantire un equilibrio tra prestazioni e durabilità, tenendo conto dell'evoluzione delle monoposto e delle esigenze dei team.
"Per quanto riguarda le caratteristiche di costruzione e bilanciamento degli pneumatici 2025, abbiamo deciso di dare continuità a quanto fatto lo scorso anno. Tuttavia, la costruzione è stata adattata per sopportare carichi superiori, dato che i team ci segnalano un incremento delle sollecitazioni nel corso della stagione, nonostante le vetture siano ormai ben sviluppate", ha spiegato Isola.
Uno dei principali interventi è stato fatto sulle mescole, con un significativo lavoro di ribilanciamento. "Abbiamo cercato di ricentrare le mescole, avvicinando la C2 alla C3. Dai dati raccolti nei test, molti team hanno preferito la C3, e credo che questa scelta sia dovuta a due fattori principali: le mescole rimaste più simili allo scorso anno sono la C1 e la C3, con quest'ultima che rappresenta il punto centrale della gamma e verrà utilizzata nella maggior parte delle gare. Costruire una solida base su questa mescola è sicuramente fondamentale".
La C2, invece, ha subito le modifiche più rilevanti e, secondo Isola, sarà interessante vedere come si comporterà in gara: "Nei prossimi giorni i team vorranno sicuramente testarla, anche se le previsioni meteo indicano pioggia. Sarà interessante capire se potrà aprire nuovi scenari strategici durante le gare".
Un'altra novità riguarda la C6, che però non sarà testata in Bahrain: "Non la vedremo qui perché inizierebbe a degradare già nel primo settore. Abbiamo ipotizzato di utilizzarla in quattro o cinque appuntamenti durante l'anno".
Le condizioni climatiche e della pista del Bahrain rappresentano sempre una sfida particolare: "Con queste temperature, il degrado e il surriscaldamento degli pneumatici, due problemi tipici di questa pista dal manto ancora molto abrasivo, saranno meno evidenti rispetto al solito. Di solito troviamo 40 gradi di temperatura dell'asfalto la sera, mentre oggi siamo intorno ai 20: è un contesto completamente diverso".
Pirelli ha anche lavorato per rendere le mescole più morbide più resistenti, riducendo il fenomeno del graining e facilitando la guida ai piloti. "Forse questo potrebbe ridurre lo spettacolo, perché il graining è una variabile che piace agli spettatori, ma le squadre lo detestano. Quest'anno abbiamo sviluppato mescole con una maggiore resistenza meccanica per ridurre questo problema".
Infine, Isola ha concluso il suo intervento parlando delle novità che potremo presto vedere durante il GP di Monaco: "Con la doppia sosta obbligatoria stanno cercando di rendere la gara più appassionante, perché se si ripetesse quanto visto lo scorso anno, si rischierebbe un ‘trenino’ senza possibilità di sorpasso. Tuttavia, a Monaco è quasi impossibile superare, quindi l’unico elemento imprevedibile rimane il pit stop. Su altre piste, invece, una doppia sosta potrebbe introdurre variabili strategiche interessanti. La decisione finale, però, spetta alla F1 Commission, composta dai team, dalla FIA e dalla Formula 1".
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