La McLaren domina la Formula Gomme: i segreti della MCL39
Nella stagione 2025 di Formula 1, emerge con forza una (relativamente) nuova verità tecnica: la differenza tra una vittoria e un risultato mediocre non la fanno più né il motore né il carico aerodinamico, ma la gestione delle gomme…

15/04/2025 08:15:00 Tempo di lettura: 9 minuti

Nel mondo ultra-competitivo della Formula 1, ogni millesimo di secondo è frutto di un delicato equilibrio tra potenza, aerodinamica ed efficienza. Nella stagione 2025 di Formula 1, emerge con forza una (relativamente) nuova verità tecnica: la differenza tra una vittoria e un risultato mediocre non la fanno più né il motore né il carico aerodinamico, ma la gestione termica e meccanica delle gomme. E in questa “Formula Gomme”, la McLaren si sta affermando come regina incontrastata.

Aerodinamica e motore: vantaggi ormai ridotti

Con il regolamento tecnico introdotto nel 2022, la F1 ha attraversato una nuova rivoluzione aerodinamica. Tuttavia, dopo quattro anni di sviluppo, i team hanno ormai raggiunto un livello di convergenza importante. Le differenze di carico tra le vetture si sono ridotte, e persino le soluzioni tecniche più raffinate — beam wing, flow conditioner e fondi complessi — faticano a creare vantaggi stabili su tutte le piste.

A ciò si aggiunge il congelamento dei motori, in vigore dal 2022 e valido fino alla rivoluzione ibrida del 2026. Questo significa che le differenze di potenza tra i vari propulsori sono oggi minime, quasi trascurabili in termini di prestazione pura, ed anche l'affidabilità è ormai a livelli altissimi e comuni a tutti i team. Questo rende meno determinanti alcuni elementi che in passato decidevano le sorti di un Gran Premio.

 

Il nuovo oro nero: le gomme

La McLaren ha sviluppato una monoposto, la MCL39, capace di gestire alla perfezione le gomme in ogni condizione. In qualifica riesce a portare rapidamente gli pneumatici nella finestra ottimale, garantendo grip settore dopo settore fin dal primo giro lanciato, senza arrivare all'ultimo settore in crisi con le gomme. In gara, invece, la vettura mantiene la temperatura ideale senza generare surriscaldamento, anche su stint lunghi.

In questo senso le parole di Lando Norris sono emblematiche: "È impressionante come la nostra macchina si comporti in ogni condizione. Il lavoro fatto in fabbrica sul bilanciamento e la gestione gomme sta davvero pagando."

Al cuore di questa eccellenza c’è un concetto semplice, ma difficilissimo da realizzare: il bilanciamento dinamico della vettura. La McLaren presenta un’auto con assi ben “collegati”, capace di offrire una piattaforma stabile e prevedibile sia nelle curve lente che in quelle veloci. Questo consente:

  • un ingresso curva preciso e pulito;
  • una percorrenza stabile con il minimo movimento del telaio;
  • un’uscita efficace senza pattinamenti.

Il risultato è un uso uniforme e controllato del battistrada, con carichi ben distribuiti e una generazione di calore che non sfugge mai di mano.

 

Il “segreto” del raffreddamento freni

Un elemento tecnico che potrebbe contribuire al vantaggio McLaren è il modo in cui viene gestito il calore dei freni, in particolare sull’anteriore. Si ipotizza un sistema di convogliamento dell’aria calda che aiuta a scaldare le gomme più rapidamente ma senza eccedere, specialmente quando le temperature ambientali aumentano. Questo spiegherebbe anche le prestazioni superiori della MCL39 nei weekend più caldi. 

La McLaren domina la Formula Gomme: i segreti della MCL39

Da questo punto di vista il team ha anche dovuto scoprirsi un po' nell'ultimo appuntamento, quando, nel documento obbligatorio di presentazione degli aggiornamenti alla FIA, ha dichiarato alcune importanti modifiche al sistema di convogliamento del flusso d'aria usato per raffreddare i freni anteriori. Nel documento leggiamo:

"È stata sviluppata una nuova geometria per il winglet del condotto freno anteriore, con l’obiettivo di migliorare la gestione dei flussi in quell’area e ottenere un incremento dell’efficienza aerodinamica complessiva della vettura."

 

Sospensioni quasi intelligenti: come la McLaren “legge” l’asfalto

La McLaren si distingue anche per la sua capacità di “mappare” l’asfalto con precisione. Grazie a un assetto meno rigido, la MCL39 riesce ad assorbire le imperfezioni della pista senza compromettere la stabilità nelle curve veloci. Il bilanciamento tra le due estremità della vettura garantisce una piattaforma stabile in ogni fase della curva.

La McLaren domina la Formula Gomme: i segreti della MCL39

Un dettaglio rilevante è che la monoposto riesce a mantenere un’altezza da terra efficace senza consumare eccessivamente il pattino in legno, evitando penalizzazioni. Alcuni analisti ipotizzano che il comportamento del sistema sospensivo sia in grado di emulare quello delle sospensioni attive — pur vietate dal regolamento — in modo simile a quanto fatto dalla Red Bull nelle prime stagioni del nuovo ciclo regolamentare.

Ali flessibili: il possibile “trucco” aerodinamico

Uno degli elementi più discussi del recente successo McLaren è la possibile flessione controllata delle ali, sia anteriori che posteriori. Questa caratteristica permetterebbe alla MCL39 di variare dinamicamente il comportamento aerodinamico della monoposto in funzione della velocità, simulando in parte l’effetto delle sospensioni attive vietate dal regolamento.

La McLaren domina la Formula Gomme: i segreti della MCL39

A velocità elevate, una leggera flessione dell’ala può ridurre il carico aerodinamico, migliorando la velocità di punta; in fase di frenata o percorrenza curva, l’ala può invece tornare nella sua posizione naturale, garantendo maggiore aderenza. Questo tipo di comportamento potrebbe contribuire al bilanciamento generale e alla stabilità della vettura in ogni fase del giro.

Tuttavia, a partire dal GP di Spagna, la FIA introdurrà una nuova direttiva tecnica con limiti più stringenti sulla deformazione delle ali. Verranno eseguiti controlli statici più severi per verificare la conformità dei profili alari. Sarà interessante osservare se McLaren riuscirà a mantenere il proprio vantaggio anche dopo l’introduzione di queste nuove verifiche tecniche.

Aggiornamento che però non sembra preoccupare il team: "Sappiamo che la nuova direttiva sulla flessione delle ali potrebbe influenzare molti team. Noi siamo pronti, perché il nostro vantaggio non si basa su un solo trucco" , ha dichiarato recentemente Oscar Piastri

La McLaren ha capito che nella Formula 1 moderna, l’intelligenza meccanica vale più della potenza pura. Con una vettura bilanciata, in grado di preservare le gomme, leggere l’asfalto e sfruttare il calore dei freni, il team di Woking si è proiettato al vertice grazie alla coerenza tra ogni componente tecnica.

Un percorso iniziato appena due anni fa, con panzienza e un lavoro di ottimizzazione costante e progressivo, senza formule magiche. Prendiamo ancora una volta in prestito le parole dei protagonisti:

"Non è solo questione di aerodinamica: la nostra forza è l’insieme, la coerenza tra ciò che progettiamo e come lo sfruttiamo in pista." – Andrea Stella, Team Principal McLaren

Il futuro della Formula 1 potrebbe passare da queste parole.

 

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Foto interna x.com

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