Chiaro, duro, diretto e carismatico. Le caratteristiche di Flavio Briatore rimangono immutabili nel tempo, portandolo ancora ad oggi, ad essere uno degli uomini più influenti all'interno del paddock di F1. Al termine delle FP1 del GP Miami, il manager italiano è stato protagonista di un'intensa e interessante chiacchierata con Mara Sangiorgio e Matteo Bobbi.
Molti gli argomenti trattati, tra questi spiccano le dichiarazioni sul regolamento 2026, che secondo Briatore, fanno acqua da tutte le parti: "Io non cambierei il regolamento. Per me è sbagliato, stiamo affrontando un momento in cui tutti sono vicini. Avere 10-12 vetture in due decimi, ci porta a vedere più lotta in pista e diversi scenari" ha dichiarato l'italiano.
"Noi volevamo una Formula 1 con macchine vicine e i piloti in lotta fra loro, e ci siamo arrivati. Cosa facciamo? Cambiano di nuovo, io non l'avrei fatto, cosi superiori e molti scenari ancora da comprendere. Abbiamo inoltre poca chiarezza sulla linea dei regolamenti. Molte cose sono ancora poco chiare, prima di Ottobre dovremmo avere molti parametri chiari, ma ancora stiamo qui a discutere" ha aggiunto.
Altro tema molto caldo è la line-up del team Alpine. Nel corso dell'intervista, il manager dell'Alpine ha ammesso più volte che per il team francese questa stagione è di transizione, con tante modifiche in corso sia in fabbrica che a livello strutturale. Sulle voci circolate all'inizio della settimana - secondo cui Colapinto debutterebbe ad Imola al posto di Doohan - Briatore non ha smentito, ma ha voluto chiarire alcuni aspetti
"Sento dire molto spesso che i piloti hanno pressione perchè hanno timore di essere sostituiti, non dev'essere così. Se uno vuole fare la Formula 1 la pressione deve averla sempre, non quando c'è un pilota nel team che potrebbe prendere il suo posto, dovrebbe essere una motivazione, non una pressione" ha ammesso
"Quando sono arrivato in Alpine,il contratto per Doohan era già pronto, io ho solo fatto il mio lavoro. Ribadisco, la pressione per questi aspetti non deve esistere. Se uno fa bene, non deve avere paura di nulla. Stiamo valutando, vedremo cosa accadrà nelle prossime gare. Noi in Alpine abbiamo tre piloti compreso Aron. Dobbiamo essere corretti, noi con loro e viceversa. Quest'anno per noi sarà di transizione, aspettando il motore Mercedes del prossimo anno"
"Ora ciò che mi interessa è finire in zona punti in questa gara, il resto lo stiamo valutando di tappa in tappa" ha concluso.
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