La nuova direttiva tecnica che entrerà in vigore dal GP di Spagna pende come una spada di Damocle su tutto il paddock. Da mesi non si fa che parlare delle cosiddette ali flessibili, che porterebbero un vantaggio aerodinamico a chi le sa sfruttare meglio; non a caso, è proprio la McLaren il team che gioca sul limite del regolamento. Dopo che queste ultime sono state rese legali, anche altri team hanno imboccato la stessa strada. Questi progetti, però, dovranno essere accantonati proprio da giugno, in quanto la DT bloccherà il loro uso.
In molti attendono la corsa di Barcellona per vedere come si mescoleranno le carte. I top team attendono un crollo della McLaren, che la renda quantomeno attaccabile, mentre Andrea Stella resta convinto che non sarà così. Ma oltre alle lotte al vertice, anche il midfield sarà probabilmente scosso da un terremoto. "La direttiva tecnica porterà una grande differenza tra le prestazioni, l'ordine delle forze potrebbe cambiare. Adesso la griglia è molto serrata, una piccola modifica farà una grande differenza", ha ammesso Jonathan Wheatley, team principal della Stake. Una frase che suona più come una speranza che come una certezza, visto che la sua squadra è il fanalino di coda della classifica Costruttori. Grazie a Hulkenberg ha ottenuto qualche punto, ma è lontana dalle performance degli avversari. "Noi stiamo programmando degli aggiornamenti, più mirati che i precedenti. Ma non voglio dare garanzie", ha concluso poi l'ex Red Bull.
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