Gli opinionisti di Sky, ospiti alla trasmissione Race Anatomy, hanno commentato la prestazione della Ferrari al GP dell'Emilia-Romagna.
L'ex pilota della Rossa, Ivan Capelli, ha detto: "Abbiamo visto una Ferrari a doppia faccia, che fa fatica il sabato in qualifica e poi la domenica ha svoltato.
"Il risultato delle qualifiche aveva demoralizzato i piloti, Vasseur e tutta la squadra. Adesso il punto è: la Ferrari sa cosa è andato storto?
"Episodio Leclerc-Albon? Credo che sulla decisione [di ridare la posizione al pilota Williams, ndr] abbia pesato la presenza della ghiaia sull'esterno, ma la scelta è stata corretta", ha aggiunto in conclusione.
Matteo Bobbi, due volte campione del mondo GT, è prontamente intervenuto affermando: "Cosa ha svoltato? La gara è stata buona, ma stiamo parlando del niente totale.
"Stiamo parlando di una macchina che in qualifica è dietro alla Williams ed all'Aston Martin, per poi recuperare la domenica, e ci mancherebbe altro.
"Stiamo parlando di una macchina che, quando tutto va bene, è terza/quarta forza e poi passa ad essere sesta forza o peggio. Il tifoso Ferrari vuole questo? Non penso. Sono troppo lontani [dal vertice, ndr].
"Al punto di corda era davanti Albon, giusto ridargli la posizione. La Ferrari è stata lucida e reattiva in uno scenario che poteva costare la perdita di più posizioni [per una penalità, ndr]", ha chiosato.

Il giornalista Umberto Zapelloni ha successivamente sottolineato: "L'importante è che il risultato di Imola non diventi una scusa per dire che la macchina c'è.
"Il problema c'è [ed è la SF-25, ndr], lo hanno ribadito anche i piloti, anche se Vasseur continuava a parlare solo di gomme.
"Forse sarebbe il caso di non dare le colpe a chi non è più in squadra [il riferimento è alle parole del team principal su Cardile, ex direttore tecnico della Ferrari e ritenuto responsabile al 90% per la SF-25, ndr]", ha concluso.
L'ex meccatronico della Scuderia, Francesco Cigarini, ha dichiarato: "La questione è che ci vuole un compartimento tecnico che abbia chiari gli obiettivi, e che li metta in campo.
"Con il budget cap non è così semplice recuperare, specialmente se il progetto della macchina è sbagliato in partenza.
"Piloti? Li ho visti con la voglia di andare oltre la macchina, e mi ha fatto piacere vedere un Hamilton non più passivo, bensì proattivo. Bello anche il fatto che abbia sottolineato che il problema non è Riccardo Adami [il suo ingegnere di pista, ndr].
"Ad inizio anno si parlava tanto della comunicazione tra i due, ma la verità è che ci voleva solo del tempo per costruire un rapporto", ha terminato.
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