La qualifica di Monte Carlo si chiude con un misto di soddisfazione e rammarico per la Stake F1 Team KICK Sauber. Nico Hülkenberg riesce a portare la sua monoposto fino alla Q2, ottenendo il 13° tempo, mentre il rookie Gabriel Bortoleto si ferma al 16° posto per appena 22 millesimi. Una differenza minima, che però nel Principato pesa come un macigno.
A rendere ancora più imprevedibile la gara di domenica sarà l’introduzione della nuova regola che impone qui l’utilizzo obbligatorio di tre diversi set di gomme. Una scelta che potrebbe rimescolare le carte in tavola e creare opportunità inattese, specialmente in un tracciato dove i sorpassi sono merce rara e ogni strategia dovrà essere calibrata al millimetro.
Jonathan Wheatley, team principal, ha sottolineato quanto siano diventati ridotti i margini in questa stagione: “In Q1, la distanza tra P1 e P15 era di soli sei decimi. Gabriel ha mostrato solidità e concentrazione in tutte le sessioni, soprattutto considerando che era alla sua prima volta a Monaco su una F1. Ha mancato la Q2 per un soffio. Nico, invece, ha trovato un buon ritmo e ha portato a casa un P13 che riflette il lavoro ben fatto da tutta la squadra: comunicazione chiara, decisioni puntuali, un’ottima esecuzione collettiva.”
Sarà quindi una gara da giocarsi di testa, come conferma lo stesso Hülkenberg: “È stata una qualifica pulita, anche se speravo in qualcosa di meglio. Ho faticato nei primi due settori mentre il terzo era davvero buono, ma non è bastato. Il nostro passo gara di ieri è stato incoraggiante, e gestire i tre set obbligatori di gomme sarà una vera sfida. Ci sono molte opzioni sul tavolo, vedremo chi saprà sfruttarle meglio.”
Per Gabriel Bortoleto, la delusione è palpabile, ma l’approccio è quello giusto: “È dura restare fuori dalla Q2 per soli 22 millesimi, soprattutto qui dove ogni dettaglio conta. Ho sbagliato la frenata in penultima curva e ho pagato caro. Ma sono contento di aver trovato finalmente il feeling con la macchina. Domani sarà interessante: con le nuove regole sulle gomme, potremmo vedere strategie folli. Siamo lì con i nostri avversari, e se sapremo essere intelligenti, potremo dire la nostra.”
In una domenica che si preannuncia imprevedibile, tra mescole da gestire, muretti da evitare e safety car sempre dietro l’angolo, la Sauber sa che le occasioni vanno cercate. A Monaco, a volte, basta solo essere al posto giusto nel momento giusto.
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